BRUXELLES - "Questa guerra è un'aggressione non provocata, illegale e ingiustificata, che mira a cambiare con la forza i confini riconosciuto a livello internazionale. E poiché dobbiamo fermare la macchina da guerra del Cremlino le massicce sanzioni economiche" contro Mosca "erano inevitabili". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, parlando all'Assemblea generale dell'Onu a New York. "L'annunciata mobilitazione di centinaia di migliaia di riservisti conferma" che si tratta di una "guerra" dal "carattere vergognoso" e non di "un'operazione speciale" come definita dal presidente Vladimir Putin, ha aggiunto Michel.
L'Unione Europea non chiede a nessuno di scegliere tra Est o Ovest, Nord o Sud. Ma c'è una scelta da fare. E la scelta dell'Unione Europea è il rispetto dei confini, più che l'aggressione. È la cooperazione, non la minaccia". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenendo all'Assemblea generale dell'Onu. Mosca "unisce la violenza delle armi al veleno della menzogna. La sicurezza russa sarebbe minacciata da anni dall'Occidente, lo dico tra virgolette. E' falso. Il Cremlino tenta, spero invano, di mobilitare il resto del mondo contro un nemico immaginario.
Nessuno ha minacciato, attaccato né invaso la Russia. E nessuno in Europa voleva un conflitto con la Russia. Che interesse avremmo a mettere in pericolo la sicurezza e la prosperità di noi tutti?", ha sottolineato Michel, ribadendo che "oggi la Russia fa paura" e "il Cremlino ha riportato la guerra in Europa e si comporta da ricattatore".
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