LUSSEMBURGO - Il Consiglio Affari Esteri dell'Ue, a quanto si apprende, ha approvato la missione di addestramento europea per 15mila soldati ucraini. I ministri degli Esteri dei 27 si riuniscono oggi in Lussemburgo.
"L'obiettivo della missione - recita una nota del Consiglio - è contribuire a migliorare la capacità militare delle forze armate ucraine di condurre efficacemente operazioni militari, al fine di consentire all'Ucraina di difendere la propria integrità territoriale all'interno dei confini internazionalmente riconosciuti, esercitare efficacemente la propria sovranità e proteggere i civili".
In risposta alla richiesta di sostegno militare dell'Ucraina, la missione per l'Ucraina (EUMAM Ucraina) "fornirà addestramento individuale, collettivo e specializzato alle forze Armate ucraine, comprese le loro Forze di Difesa Territoriale, nonché il coordinamento e la sincronizzazione delle attività degli Stati membri a sostegno dell'addestramento".
L'EUMAM Ucraina "opererà nel territorio degli Stati membri dell'Ue" e avrà "il suo quartier generale operativo all'interno dell'EEAS a Bruxelles - il servizio per l'azione esterna, ovvero il braccio diplomatico-militare dell'Ue - al fine di garantire il coordinamento generale a livello strategico". "Il viceammiraglio Hervé Bléjean, direttore della Capacità di pianificazione e condotta militare, sarà il comandante della missione".
Il mandato della missione non esecutiva durerà inizialmente due anni e l'importo di riferimento finanziario per i costi comuni per questo periodo sarà di 106.700.000 euro. "La missione garantirà il coordinamento con le attività bilaterali degli Stati membri a sostegno dell'Ucraina, nonché con altri partner internazionali che condividono le stesse idee, e sarà aperta alla partecipazione di Stati terzi", si legge ancora nella nota.
"Abbiamo concordato che circa 15.000 soldati e soldati ucraini saranno addestrati qui in Europa e lavoreremo ovviamente insieme agli ucraini". "Oggi e anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi parleremo di quanti saranno esattamente in quale momento", perché "una formazione del genere non è fine a se stessa ma dovrebbe supportare l'Ucraina nel miglior modo possibile rispetto al suo diritto all'autodifesa". Lo ha detto la ministra degli Affari esteri della Germania Annalena Baerbock arrivando al consiglio.
"In vista della prossima conferenza sul clima, come ministri degli Esteri, vogliamo di nuovo mettere in chiaro che la crisi climatica è il più grande rischio per noi, per la sicurezza di questo secolo. Quindi questa mattina abbiamo avviato un gruppo di amici altrettanto attivi, ai margini della riunione dei ministri degli esteri, per ancorare più saldamente la politica estera climatica nella cerchia dei ministri degli Esteri", ha annunciato inoltre la ministra tedesca.
"Vediamo in modo brutale che la crisi climatica sta diventando sempre più una crisi di sicurezza e che ogni misura adottata per proteggere il clima contribuisce anche alla pace globale e alla sicurezza internazionale - ha aggiunto -. Più energie rinnovabili sviluppiamo in tutto il mondo, più possiamo contrastare la crisi climatica per quanto aggrava il conflitto e per dare quindi anche contributo alla conferenza sul clima del novembre di quest'anno a Sharm El-Sheikh".
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