BRUXELLES - La East Stratcom Task Force del Servizio di Azione Esterna dell'Ue aggiunge un altro strumento che chiunque può utilizzare per comprendere meglio la minaccia della disinformazione russa e difendersi da essa. Il sito web EUvsDisinfo, il primo progetto di sensibilizzazione dell'Ue sulla disinformazione, è stato arricchito con la nuova sezione "learn" euvsdisinfo.eu/learn/.
E' quanto annuncia il Servizio di Azione Esterna dell'Ue. "Questa pagina spiega i meccanismi, le tattiche, le narrazioni comuni e gli attori che stanno dietro alla disinformazione e alla manipolazione delle informazioni. Offre approfondimenti sull'ecosistema mediatico favorevole al Cremlino e spiega anche la filosofia alla base della manipolazione e dell'interferenza dell'informazione straniera. I lettori possono anche trovare facili tecniche di risposta che chiunque può applicare, e in seguito possono mettere in pratica le abilità appena acquisite attraverso quiz e giochi", si legge in una nota.
"Nei tre mesi che hanno preceduto l'invasione del 24 febbraio, la Task Force East Stratcom ha osservato un picco distintivo nelle narrazioni di disinformazione promosse dall'ecosistema della (dis)informazione russa. Nei punti noti per la diffusione della disinformazione, l'uso della parola chiave "nazista" in relazione all'Ucraina è aumentato di quasi il 300%, mentre la parola chiave "genocidio" ha registrato un picco di oltre il 500%", spiega ancora il Servizio di Azione Esterna guidato da Josep Borrell. "Negli ultimi 12 mesi, nell'archivio EUvsDisinfo sono stati registrati oltre 1.200 casi di disinformazione che hanno attaccato l'Ucraina, l'Unione Europea, i suoi Stati membri e l'intera comunità di persone che condividono la stessa idea e che si oppongono all'aggressione russa e continuano a sostenere l'Ucraina.
Con il proseguire dell'aggressione militare illegale, continuano anche le campagne di manipolazione e disinformazione delle informazioni. Sono in corso vere e proprie attività di disinformazione e manipolazione delle informazioni in più lingue e su decine di piattaforme, offline e online. Il tentativo è quello di spaccare la nostra società, alimentare le divisioni, creare confusione e distogliere l'attenzione dall'aggressione russa e dai suoi crimini di guerra", sottolinea la nota.
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