BRUXELLES - "Il processo legislativo segue la normale procedura, la Commissione ha presentato una proposta" sul tetto al prezzo del gas "e spetta al Consiglio decidere. Non abbiamo assolutamente dato alcun segnale che metteremo un'altra proposta sul tavolo". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, rispondendo a una domanda sulla possibilità che Bruxellese presenti un nuovo testo sul meccanismo di correzione dei prezzi. Il portavoce ha anche ricordato che l'esecutivo comunitario è al lavoro per presentare le prime idee sulla riforma del mercato elettrico entro la fine dell'anno.
"Non abbiamo mai considerato un ban sul gas russo. Abbiamo preso misure collegate al petrolio e al petrolio trasportato lungo gli oleodotti, con alcune minori eccezioni, ma non abbiamo mai annunciato alcun lavoro per un embargo al gas russo". Ha aggiunto il portavoce della Commissione Ue
Nel frattempo, l'industria europea si riunisce a Stoccolma e torna a far sentire la propria voce per chiedere un intervento normativo Ue sul mercato contro il caro energia. "Le aziende europee hanno urgente bisogno di misure di emergenza in materia di energia e di respiro normativo. Abbiamo bisogno di una soluzione rivoluzionaria a livello dell'Ue per mitigare l'aumento vertiginoso dei prezzi dell'energia, come prendere in considerazione urgentemente un disaccoppiamento temporaneo dei prezzi dell'elettricità dai prezzi del gas", evidenzia il presidente di BusinessEurope, la Confindustria europea, Fredrik Persson, indicando che "l'attuale crisi sta drammaticamente aggravando i rischi della deindustrializzazione dell'Europa".
I presidenti delle 40 federazioni parte di BusinessEurope sono riuniti nella capitale svedese per presentare alla Confederation of Swedish Enterprise e ai rappresentanti politici le loro priorità per la futura presidenza di turno Ue della Svezia, al via dal 1° gennaio. "La presidenza svedese deve unire le forze con la Commissione e il Parlamento europeo per alleggerire gli oneri legislativi per le imprese, ad esempio garantendo che le future norme dell'Ue sulla 'due diligence' siano gestibili per le imprese più grandi e sopportabili per le Pmi".
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