STRASBURGO - Questa settimana la Commissione europea presenta un pacchetto di proposte per riformare il mercato dell'elettricità e aumentare la competitività dell'Europa con un piano per le tecnologie pulite. La presidente dell'esecutivo comunitario Ursula von der Leyen ne ha parlato in un'intervista alla European Newsroom.
Per von der Leyen, i consumatori saranno i principali beneficiari della riforma del mercato elettrico europeo, lanciata martedì a Strasburgo. "Al centro di questa riforma ci sono i consumatori", ha spiegato la presidente, aggiungendo che la riforma "ridurrà drasticamente l'impatto dei prezzi del gas sul prezzo dell'elettricità". “Un obiettivo fondamentale della riforma è portare ai consumatori il vantaggio del basso costo delle rinnovabili”, ha sottolineato von der Leyen. La Commissione europea vuole riformare il mercato dell'elettricità per prevenire l'aumento vertiginoso dei prezzi per i consumatori e promuovere l'espansione delle energie rinnovabili. Lo scorso anno i prezzi dell'energia elettrica sono aumentati notevolmente. Uno dei motivi era che a volte circa la metà delle centrali nucleari francesi era fuori servizio. Inoltre, l'aumento dei prezzi dell'elettricità è stato il risultato di prezzi del gas molto più elevati dovuti alla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina.
Il capo della Commissione europea ha affermato che "il mercato intraday [dell'elettricità] funziona bene, ma dobbiamo migliorare sui contratti a lungo termine". I prezzi all'ingrosso sul mercato dell'elettricità cambiano di ora in ora, a seconda della domanda e dell'offerta. Nei momenti di bassa domanda, ad esempio di notte, i prezzi sono più bassi perché l'elettricità da fonti rinnovabili è sufficiente a soddisfare la domanda. E i costi di produzione da fonti rinnovabili sono molto bassi. Nei momenti di picco della domanda, però, va aggiunta anche la produzione delle centrali nucleari, delle centrali termiche a carbone e delle centrali a gas. Il prezzo dell'elettricità è determinato in ogni momento dall'ultimo produttore da aggiungere alla catena, ad esempio le centrali elettriche a gas. Pertanto, alcuni paesi dell'Ue chiedono da mesi di ridisegnare il mercato elettrico all'ingrosso in modo che il prezzo del gas sia disaccoppiato dal prezzo dell'elettricità.
Tuttavia, il disaccoppiamento dei prezzi del gas e dell'elettricità, come suggerito dalla presidente Ursula von der Leyen nei mesi scorsi, non è incluso nella proposta. La Commissione Europea ha invece lasciato invariato l'attuale sistema, sostenendo che la proposta di riforma incoraggerà una graduale eliminazione dei combustibili fossili e ridurrà il loro impatto sui prezzi dell'elettricità. In base alla nuova proposta, le sovvenzioni statali per nuovi investimenti in parchi eolici, energia solare, energia idroelettrica, energia geotermica ed elettricità da energia nucleare sono implementate attraverso "contratti per differenza, accordi di acquisto e vendita a lungo termine". La proposta dell'esecutivo comunitario, inoltre, incoraggia i contratti a lungo termine per la produzione di energia elettrica da rinnovabili e nucleare.
Gli Stati membri dell'Ue devono ancora concordare
Von der Leyen conta sugli Stati membri dell'Ue e sul Parlamento europeo per concludere i negoziati sulla nuova proposta entro le elezioni europee del maggio 2024. La proposta, ha affermato, è stato ben ponderata e si sono svolte intense consultazioni con esperti . "Ecco perché penso che valga la pena lavorare sodo per finalizzarlo prima delle elezioni europee". A differenza di Francia e Spagna, è probabile che il governo tedesco apprezzi il fatto che la Commissione europea rinunci per il momento a cambiamenti di vasta portata. La Germania, insieme a Paesi come Paesi Bassi, Danimarca e Lussemburgo, aveva di recente più volte messo in guardia contro una riforma affrettata.
Alla domanda se la Commissione sostiene l'uso dell'energia nucleare per raggiungere gli obiettivi climatici prefissati, von der Leyen ha affermato che "il tipo di mix energetico con cui ogni Stato membro vuole raggiungere gli obiettivi climatici dipende dagli Stati stessi". La Francia spinge per il riconoscimento del nucleare come fonte di energia a basse emissioni di carbonio, mentre la Germania guida il fronte dei contrari. Von der Leyen ha aggiunto che è importante attenersi agli obiettivi stabiliti congiuntamente della neutralità climatica entro il 2050 e ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030.
Ridurre la dipendenza dalla Cina
Parlando delle relazioni dell'Ue con la Cina, von der Leyen ha sottolineato l'importanza per l'Ue di "ridurre i rischi senza separarsi dalla Cina. Ridurre il rischio - ha spiegato - significa che non vogliamo la dipendenza che abbiamo sperimentato con la Russia e i combustibili fossili. Non vogliamo dipendenza, ad esempio, da materie prime critiche, e quindi stiamo diversificando e rafforzando le nostre catene di approvvigionamento con partner che la pensano allo stesso modo". Allo stesso tempo, secondo la presidente della Commissione, è importante cooperare per mitigare il cambiamento climatico, limitare il riscaldamento globale e garantire condizioni di mercato paritarie per tutti. "Pertanto, vogliamo che le nostre aziende abbiano accesso al mercato cinese, vogliamo trasparenza in termini di sussidi e un chiaro impegno a rispettare la proprietà intellettuale", ha affermato.
L'UE svela il piano per la tecnologia pulita tra la concorrenza di Stati Uniti e Cina
Giovedì la Commissione europea presenterà il suo Net-Zero Industry Act nel tentativo di aiutare l'Europa a sfidare il potere finanziario degli Stati Uniti e della Cina sul'industria a zero emissioni. Il nuovo piano industriale green sarà pubblicato insieme a un testo sulle materie prime critiche, che mira a garantire l'approvvigionamento dell'Ue di terre rare fondamentali per la transazione verde.
"Il pacchetto dimostra che possiamo ridurre le emissioni e avere una strategia di crescita, perché ora vediamo a livello globale che c'è una forte spinta per le tecnologie pulite e vogliamo rimanere all'avanguardia in quel settore", ha affermato von der Leyen. Ha aggiunto che l'industria della tecnologia pulita è fondamentale per l'Europa "non solo per raggiungere i nostri obiettivi climatici, ma anche per innovare nel settore in modo che, limitando il riscaldamento globale, siamo noi a esportare la nostra tecnologia".
Bruxelles ha presentato questo pacchetto dopo che le critiche degli Stati dell'Ue al programma di sussidi "buy American" del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, l'Inflation Reduction Act, visto come discriminatorio nei confronti delle loro industrie. Ma i critici ora avvertono che le bozze trapelate delle proposte della Commissione mostrano che l'Ue potrebbe seguire l'esempio e cercare di scoraggiare le importazioni di tecnologie pulite nel tentativo di aiutare le proprie aziende. Tuttavia, von der Leyen ha negato che la risposta dell'Ue al maxi piano di sussidi green degli Stati Uniti sia stata "protezionista".
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