STRASBURGO - "È importante preparare già adesso il futuro della nuova Ucraina: un'Ucraina europea, democratica, prospera è la cosa migliore che possiamo opporre alle politiche revisionistiche e contro il diritto internazionale di Putin". Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo in occasione della Giornata dell'Europa.
"Con grande sacrificio, il popolo ucraino sta difendendo giorno dopo giorno la sua libertà e la sua democrazia, la sua sovranità e la sua indipendenza contro il brutale esercito d'invasione russo e noi li sosteniamo in questo", ha spiegato il cancelliere tedesco. "Raramente l'Unione europea si è dimostrata più unita di quanto abbia fatto dopo questa infame violazione dell'ordine di pace europeo e internazionale; un'Europa geopolitica può essere fondata su questa esperienza", ha ancora aggiunto Scholz sottolineando che il Fondo europeo per la pace, l'acquisto congiunto di munizioni a beneficio dell'Ucraina, la più stretta cooperazione di molti dei nostri Paesi nella difesa aerea, la Bussola strategica e la stretta cooperazione tra la Nato e l'Ue "sono tutti approcci da approfondire e accelerare".
"L'aggressione della Russia all'Ucraina è un attacco ai nostri valori, al rispetto del diritto internazionale, all'autodeterminazione", ha osservato il capo del governo tedesco esprimendo la necessità di "sostenere l'Ucraina finché sarà necessario". Discutere un nuovo pacchetto di sanzioni, "sarà la prossima tappa, ma non l'ultima", ha aggiunto Scholz parlando delle nuove misure proposte dall'Ue contro le aziende cinesi che aiutano Mosca.
"Il futuro non appartiene ai nostalgici o ai revisionisti che sognano una gloria nazionale o bramano un potere imperialista", ha detto agli eurodeputati. "A 2200 chilometri a Nord-est da qui Putin schiera carri armati, missili, soldati; non lasciamoci intimidire, restiamo fermi nel nostro sostegno all'Ucraina finché sarà necessario", ha aggiunto. "La nostra Ue, unità nella diversità, è la migliore assicurazione contro il ritorno di un passato in cui vincevano i più forti, il nostro messaggio è che il passato non vincerà sul futuro e il nostro futuro è l'Unione europea", ha sottolineato il Cancelliere.
"Abbiamo bisogno di un'Europa geopolitica, un'Europa allargata e riformata, e, ultimo ma non meno importante, un'Europa aperta al futuro", ha detto. "L'Europa deve reggere la competizione globale con le altre grandi potenze" guardando agli Usa, che "restano il nostro più importante alleato".
Chi è nostalgico del sogno della superpotenza europea, chi sogna megalomanie del passato, resta nel passato e sbaglia. E anche chi crede nel declino dell'Europa non resterà nel futuro". Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz intervenendo alla Plenaria del Pe in occasione della Giornata dell'Europa. "Il futuro dell'Europa è nelle nostre mani, quanti più coesi e uniti siamo tanto più semplice sarà garantire un futuro all'Europa, per garantire una buona collocazione dell'Europa nel mondo, bisogna modificarsi: serve un'Europa geopolitca, riformata e aperta al futuro", ha sottolineato.
"Non in tutti i Paesi dell'Europa il sogno della pace si è concretizzato: ogni giorno gli ucraini difendono la loro libertà contro la brutale aggressione della Russia, i padri fondatori avevano dato all'Europa il compito di lavorare sulla pace ed era già chiaro che l'Europa aveva una responsabilità globale". ha detto prima del dibattito. "Il 9 maggio è l'unica risposta corretta e lungimirante alla guerra mondiale scatenata dalla Germania, al nazionalismo distruttivo e alla megalomania imperialista", ha sottolineato.
Il cancelliere ha definito inoltre "più che ragionevole concludere rapidamente nuovi accordi di libero scambio con il Mercosur, con il Messico, con l'India, l'Indonesia, l'Australia, il Kenya e con molti altri Paesi in futuro: accordi equi che promuovono lo sviluppo economico dei nostri partner" e che "non lo ostacoli". La prima lavorazione delle materie prime deve svolgersi in questi Paesi, "non in Cina o altrove".
"Il superamento delle conseguenze del colonialismo deve essere una caratteristica essenziale di qualsiasi partenariato europeo con i Paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'America Latina, un partenariato che lasci dietro di se' la prospettiva eurocentrica del passato", ha puntualizzato Scholz.
Sulla migrazione "serve una soluzione all'altezza ma non possiamo temporeggiare finché questa solidarietà non ci piova dal cielo, serve una solidarietà fattiva: io mi impegno affinché i progressi sul Patto dell'asilo siano concretizzato prima delle elezioni europee", ha continuato. "Siamo uniti dall'obiettivo di gestire meglio la migrazione illegale senza tradire i nostri valori", ha aggiunto Scholz invitando "a sfruttare le possibilità di migrazione regolare perché in molte parti dell'Ue abbiamo bisogno di lavoratori da Paesi terzi".
La politica di allargamento deve essere "onesta e mantenere le promesse, soprattutto nei confronti dei Balcani Occidentali, con i quali abbiamo avviato una procedura 20 anni fa; il coraggio politico della Macedonia del Nord va premiato con un progresso rapido nell'adesione e questi progressi devono essere onorati anche da noi".
"Un Europa allargata deve essere anche riformata", ha detto, accogliendo "con grande favore il fatto che il Pe si stia adoperando per le riforme istituzionali". "Sono molte le possibilità, come il maggiore uso di decisioni a maggioranza qualificata nella politica estera e fiscale; non è l'unanimità che crea la massima legittimità democratica, è tutt'altro", ha sottolineato.
Sul rapporto con la Cina, Scholz si è detto d'accordo con la descrizione di Pechino in quanto Paese "partner, concorrente e rivale sistemico". "Sono d'accordo con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen: nessun disaccoppiamento ma 'derisking'", ha poi aggiunto.
In vista della riforma delle regole fiscali contenute nel Patto di stabilità e crescita "il governo tedesco continuerà a rendere possibile tutta la solidarietà necessaria in crisi" come quella del Covid ma "siamo anche a favore di una stabilità fiscale in Europa".
"Dobbiamo avere un approccio ragionevole, non vogliamo far precipitare nessuno nella crisi dell'austerity ma ciò non significa che non sia importante limitare l'indebitamento: un aumento incontrollato dei debiti non è una riposta alle crisi, ecco perché dobbiamo trovare un equilibrio e in questo spirito riusciremo a trovare una soluzione comune, ma ci aspetta un duro lavoro", ha detto il cancelliere nella sua replica all'Eurocamera dopo gli interventi degli eurodeputati.
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