ROMA - La Commissione europea ha inviato all'Italia un parere motivato per la mancata piena trasposizione delle norme Ue sul mercato elettrico. Il termine per recepire la direttiva, del 2019, era il 31 dicembre 2020. La procedura di infrazione è cominciata nel febbraio 2021, quando la Commissione ha inviato una lettera di messa in mora a Croazia, Italia, Lettonia e Slovacchia, facendo notare che non tutte le disposizioni della direttiva erano state recepite nelle rispettive legislazioni nazionali. Lo stesso aveva fatto nel 2022 con la Lituania. Dopo aver esaminato le risposte degli Stati membri interessati, nonché le misure nazionali di recepimento notificate, la Commissione ritiene che tali Stati membri non abbiano ancora recepito integralmente la direttiva. I cinque Stati dispongono ora di due mesi per adottare le misure necessarie e notificarle alla Commissione. In caso contrario, la Commissione può decidere di deferire i casi alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Una riforma dell'assetto del mercato è attualmente in discussione a Bruxelles. L'Europarlamento dovrebbe approvare la sua posizione in commissione Industria la settimana prossima, mentre il Consiglio non ha ancora trovato un accordo.
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