BRUXELLES - Grande cautela, l'attesa che cresce per i primi risultati concreti, e un silenzio che parla. Gli exit poll a urne chiuse diffusi a Madrid non sciolgono l'enigma del voto spagnolo e anche a Bruxelles gruppi politici e funzionari continuano a trattenere il fiato per l'esito di un voto considerato decisivo per tracciare le dinamiche del futuro assetto politico all'interno dell'Ue. Ma, pur rimandando ogni esternazione ai dati ufficiali, in tanti sottotraccia prendono atto della conferma dell'onda blu del Partito popolare, dato in vantaggio, e della mancata ascesa dell'ultradestra di Vox. Aprendo nuovi interrogativi sull'asse speculare tra i Popolari e Conservatori sulla scena europea, ancora tutto da definire.
Dopo i tweet, gli auspici e gli incitamenti bipartisan che negli ultimi giorni si sono rincorsi, tra i palazzi delle istituzioni Ue nessuno ritiene saggio commentare a caldo. Dal quartier generale del Ppe a Rue du Commerce fonti vicine al leader Manfred Weber, grande sostenitore di Alberto Nunez Feijoo, si limitano a far sapere di prendere gli exit poll "con grande cautela" e di volersi fare "un'idea più concreta più tardi nella serata" prima di uscire allo scoperto. Se i risultati di Vox - data a seconda dei sondaggi d'opinione tra i 24 e i 31 seggi - dovessero confermarsi, tuttavia, a gioire sarebbero soprattutto le delegazioni del Nord del gruppo, che continuano a opporre resistenza all'apertura a certe compagini considerate di estrema destra.
Il mancato avanzamento di Vox, nei ragionamenti brussellesi, potrebbe avere l'effetto di mantenere il baricentro del centrodestra in equilibrio, frenando almeno per ora la spinta a costruire maggioranze via via sempre più a destra nel sistema 'dinamico' dei voti all'Eurocamera, alternative alla cosiddetta maggioranza Ursula (formata da Popolari, Liberali e Socialdemocratici). Per l'eurodeputato Liberale Sandro Gozi il risultato di Vox segnala una "netta sconfitta per gli amici di Giorgia Meloni", alla quale si contrappone "una chiara vittoria di un Pp che si sposta verso il centro, e questo è il vero cambiamento". Tutto però starà nella decisione a cui i Popolari spagnoli saranno chiamati nei prossimi giorni per la formazione della maggioranza di governo.
Al di là dei singoli risultati di partito, l'eventuale asse con Vox potrebbe comunque rafforzare l'ipotesi di una destra unita in Europa - anche in vista dei voti cruciali in Polonia e Olanda in autunno - dalla quale passeranno le scelte della prossima legislatura, dai nomi dei prossimi vertici Ue all'agenda dei provvedimenti da adottare. Provvedimenti che, nel frattempo, è la Spagna a dover amministrare nelle vesti di presidente di turno dell'Ue. E forse non è un caso che l'unica a twittare, subito dopo gli exit poll, sia stata proprio la rappresentanza di Madrid in Ue: nessun commento sulle percentuali, soltanto l'agenda degli appuntamenti della prossima settimana. Forse a voler sottolineare l'impegno sui dossier Ue
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