BRUXELLES - E' boom di nuovi permessi di soggiorno in Ue. Nel 2022 sono stati quasi 3,7 milioni quelli concessi ai cittadini non comunitari, in aumento del 26% (+753.445 in termini assoluti) rispetto al 2021. Si tratta della cifra totale più alta registrata dal 2009, superando anche la quota pre-pandemia di 3 milioni osservata nel 2019. Lo rende noto Eurostat.
A guidare la classifica tra i Ventisette è la Germania, con il 15% dei permessi concessi nel 2022 sul totale Ue (pari a 538.690 documenti). Seguono la Spagna (12% del totale; 457.412 permessi), l'Italia (9%; 337.788) e la Francia (9%; 324.200).
Tra i fattori che spingono le persone a spostarsi nell'Unione, le maggiori possibilità di lavoro restano la ragione principale. I permessi rilasciati per motivi di lavoro, indica l'istituto europeo di statistica, hanno rappresentato il 42% (pari a circa 1,6 milioni) di tutti i lasciapassare concessi, registrando un incremento del 18% rispetto al 2021 (+243.617). Vi sono poi al 24% le ragioni familiari, al 21% altri motivi tra cui la protezione internazionale, e al 13% i motivi di studio.
Le destinazioni di lavoro più comuni nel 2022 sono state la Spagna (145.314 permessi), la Germania (81.795) e l'Italia (66.791). In modo analogo, i Paesi Ue con il maggior numero di autorizzazioni rilasciate per motivi familiari sono stati Germania e Spagna (5% sul totale), seguite dall'Italia (4%). Berlino e Roma sono in testa alla graduatoria anche per i permessi rilasciati per altri motivi, con rispettivamente il 5 e il 3 per cento del totale.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it