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Dal Consiglio Ue nuove sanzioni a sei russi per violazioni dei diritti in Crimea

Procuratori e giudici attivi tra le persone nel mirino

Dal Consiglio Ue nuove sanzioni a sei russi per violazioni dei diritti in Crimea

Redazione Ansa

BRUXELLES, 08 SET - "Il Consiglio Ue ha deciso oggi di imporre misure restrittive a sei persone - nell'ambito del regime di sanzioni globali - responsabili di gravi violazioni dei diritti umani nella Federazione Russa e nei territori dell'Ucraina temporaneamente occupati dalla Russia, comprese le violazioni della libertà di opinione e di espressione". Lo si legge in una nota. "Tra le persone designate ci sono procuratori e giudici attivi nei tribunali istituiti dalla forza di occupazione russa nella Crimea annessa illegalmente poiché hanno preso parte ai procedimenti giudiziari politicamente motivati contro Vladyslav Yesypenko, un giornalista condannato a 6 anni di carcere, e Nariman Dzhelyalov, un tataro di Crimea. Il regime russo sta usando il sistema giudiziario del Paese come strumento per numerose e gravi violazioni dei diritti umani. Il sistema giudiziario non è indipendente e viene utilizzato per violare sistematicamente e gravemente i diritti umani delle persone che si oppongono al regime al potere, violando la loro libertà di opinione e di espressione". "Inoltre gli elenchi odierni includono due membri del Servizio di Sicurezza Federale della Federazione Russa (Fsb) che hanno preso parte alla tortura di Vladyslav Yesypenko o hanno condotto le indagini sul suo caso, e quelli di membri della comunità tatara di Crimea e dei Testimoni di Geova in Crimea", si legge ancora. Le misure restrittive dell'Ue nell'ambito del regime globale di sanzioni per i diritti umani si applicano ora a un totale di 67 persone e 20 entità. Le persone designate sono soggette al congelamento dei beni e ai cittadini e alle imprese dell'Ue è vietato mettere a loro disposizione fondi. Le persone fisiche sono inoltre soggette a un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell'Ue. (ANSA).

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