BRUXELLES - "Non siamo disposti a permettere che le nostre missioni di addestramento nel Sahel siano usate in contiguità con la Wagner: siamo in stand-by, diminuiamo il livello di attività, facciamo molto meno di quello che pianificavamo di fare, alla fine decidono gli Stati membri, se ritirarsi completamente o rafforzarsi". Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell alla plenaria di Strasburgo nel dibattito dedicato alla situazione in Africa occidentale e centrale alla luce dei recenti colpi di Stato.
"Non abbiamo fatto abbastanza nel Sahel? Evidentemente no, ma non dobbiamo essere masochisti, pensare che dopo tanti anni di indipendenza tutta la colpa sia del retaggio coloniale: è una narrazione che non aiuta a trovare la verità: il presidente francese Emmanuel Macron ha tentato diverse iniziative per lo sviluppo del Sahel e la Francia ha mandato i suoi uomini e le sue donne per contribuire a migliorare la situazione di sicurezza dell'area", ha osservato l'Alto rappresentante.
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