LONDRA - "Un accordo troppo snello" e da rinegoziare. E' questo l'impegno sulle relazioni del dopo Brexit con Bruxelles evocato a nome di un futuro governo britannico guidato dal Labour - in netto vantaggio da mesi nei sondaggi sui conservatori del primo ministro Rishi Sunak in vista delle elezioni di fine 2024 - in un'intervista concessa al Financial Times dal leader laburista neomoderato, Keir Starmer in Canada.
Finora prudentissimo su un dossier ritenuto divisivo in seno al suo stesso elettorato, Starmer - invitato in questi giorni a una riunione di leader occidentali di centro-sinistra ospitata dal premier liberale canadese Justin Trudeau.- insiste da tempo a negare di voler rimettere in discussione il risultato del referendum del 2016; e di pensare a una riadesione del Regno all'Unione o anche solo al mercato unico.
Ma al Ft rompe gli indugi se non altro sulla volontà di rivedere l''intesa post divorzio di libero scambio suggellata faticosamente con i 27 sotto la leadership Tory. L'accordo sottoscritto dall'allora premier Boris Johnson "non è un buon accordo, come quasi chiunque riconosce, è decisamente troppo snello", taglia corto, dicendosi convinto che - alla scadenza "del 2025", fissata per una revisione - un ipotetico esecutivo laburista potrà "tentare di ottenere un'intesa molto migliore per il Regno Unito", specie a livello "commerciale
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