BRUXELLES - "E' in corso una pulizia etnica a tutto campo, quello che sta accadendo davanti ai nostri occhi è la Srebrenica del ventunesimo secolo e la comunità internazionale che ha tutti gli strumenti per impedirlo non sta facendo nulla". Lo ha detto all'ANSA Tigran Balayan, ambasciatore armeno presso l'Ue, in merito agli ultimi sviluppi del conflitto in Nagorno Karabakh. "L'Ue avrebbe potuto fare di più, introducendo un allarme rapido e sanzioni preventive contro i funzionari e i parlamentari azeri che preparavano la guerra, diffondendo odio e predicando la pulizia etnica da anni", ha sottolineato Balayan.
"Alle 22:30 del 20 settembre il bilancio delle vittime dei recenti attacchi era di 200 morti, molti dei quali civili, sono migliaia le persone che ancora non riescono a ritrovare i propri parenti e familiari", ha spiegato l'ambasciatore. "Riteniamo tuttavia che l'Ue abbia ancora tutti gli strumenti in suo possesso per prevenire l'ulteriore deterioramento della situazione.
L'Azerbaigian ha ingannato l'Ue e gli Stati Uniti, dato finte garanzie di sicurezza mentre preparava attacchi e pulizia etnica, ha mostrato una profonda mancanza di rispetto nei confronti dell'Unione europea, delle sue istituzioni e dei suoi leader, ma soprattutto palese disprezzo per il diritto internazionale. Queste azioni di Aliyev non possono rimanere senza conseguenze", ha sottolineato il diplomatico di Erevan. Su cosa si profili nel destino degli armeni che sceglieranno di rimanere a vivere sotto il controllo delle autorità azere Balayan si è detto profondamente preoccupato. "Vediamo la retorica guerrafondaia, la propaganda riprovevole di definire come terroristi tutta la popolazione del Nagorno-Karabakh, e di descrivere la popolazione origine armena come un tumore.
Tutto ciò ha un solo obiettivo: privare la popolazione del Nagorno-Karabakh del diritto di vivere liberamente e con dignità nella propria patria, negare il diritto degli armeni, compresa la mia famiglia, a vivere nelle loro terre ancestrali". Sui prossimi passi da fare Balayan ha insistito sulla necessità da parte della comunità internazionale di far sentire la propria voce. "L'Armenia si aspetta una forte condanna delle azioni dell'Azerbaigian e sottolinea l'importanza di un uso efficace dei meccanismi Onu esistenti al fine di prevenire atrocità di massa", ha sottolineato.
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