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Zelensky a sorpresa a Bruxelles per chiedere alla Nato missili a lungo raggio

Stoltenberg sulla falla al Baltic Connector: "Se è atto ostile reagiremo"

Zelensky a sorpresa a Bruxelles per chiedere alla Nato missili a lungo raggio

Redazione Ansa

"Essere al fianco dell'Ucraina è importante per tutta la Nato: oggi ci sarà il Gruppo di contatto, che si riunità per mobilitare più supporto" per Kiev. Lo ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg in un punto stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La battaglia dell'Ucraina è la nostra, vi aiuteremo finché sarà necessario", ha affermato Stoltenberg.

"Vladimir Putin si prepara nuovamente a usare l'inverno come arma di guerra, attaccando le infrastrutture energetiche ucraine", ha aggiunto il norvegese parlando della priorità di Kiev di avere sistemi di difesa aerea ma anche "mezzi d'artiglieria e munizioni" e mostrando piena sintonia col bisogno di nuovi missili a lungo raggio e artiglieria espresso dal presidente ucraino.

"La nostra priorità è avere un sistema di difesa aereo, ne abbiamo bisogno in punti ben specifici del nostro territorio: ne abbiamo bisogno per cacciare via i russi dal nostro territorio", ha detto il capo di Stato.

Si tratta della prima volta che Zelensky visita il quartier generale dell'Alleanza transatlantica a Bruxelles. "Sono qui per preparare la resilienza dell'Ucraina" in vista dell'inverno, ha aggiunto. 

"Siamo in una situazione in cui sul terreno è importante fare pressione, senza alcuna pausa. La Russia in molti punti "ha perso l'iniziativa e noi dobbiamo aumentare la pressione. Dobbiamo fare in modo che Mosca perda e non abbia tempo di adattarsi alla nostra pressione visto che questo inverno  cercherà di ripetere la tattica dello scorso inverno", ha spiegato.

Il segretario Usa alla Difesa Lloyd J. Austin III ha garantito che gli Usa sosterranno ll'Ucraina nella sua battaglia per la libertà finché sarà necessario".

Nel corso della riunione alla Nato con i ministri della Difesa dell'Alleanza e con il Gruppo di Contatto per l'Ucraina "affronteremo anche quanto accaduto" al gasdotto nel mar Baltico, ha sottolineato Stoltenberg parlando dell'esplosione che ha interessato il Baltic Connector tra Finlandia ed Estonia. "Se sarà mostrato che c'è stato un atto ostile contro una infrastruttura della Nato, sarà un fatto molto serio e la risposta sarà forte e determinata". Lo ha detto Jens Stoltenberg in un punto stampa con Volodymyr Zelensky dal quartier generale dell'Alleanza.

"La Russia ha ancora risorse per intromettersi nei conflitti: è successo nel Sahel, può succedere in maniera ancora più dolorosa Medio Oriente", ha poi avvertito esortando gli alleati europei a prevenire tale deriva.

Interpellato su quanto sta accadendo in Medio oriente dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre, Zelensky ha invitato l'occidente a non lasciare la popolazione israeliana sola. "Non sto parlando di sostegno alle istituzioni, ma alle persone che hanno subito gli attacchi", ha detto.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Galan, informerà i ministri Nato sulla situazione in Israele, ha detto Stoltenberg durante il punto stampa, reiterando la condanna "degli alleati per i terribili attacchi terroristici contro civili innocenti".

Zelensky incontrerà tra gli altri il premier belga Alexander De Croo. Al centro dei colloqui, a quanto si è appreso, il sostegno militare all'Ucraina.

Nel suo discorso durante la riunione Zelensky ha fatto emergere tre punti chiave: l'impossibilità di Putin di ottenere l'Ucraina, l'incapacità della Russia di permettersi una nuova corsa agli armamenti e il potenziale della democrazia nel vincere la battaglia. "È necessario non solo per il nostro Paese, ma per ogni nazione, per il mondo intero", ha detto.

"Le ambizioni di Mosca non si sono mai limitate all'Ucraina ed è indispensabile sconfiggere la Russia il prima possibile per evitare che ottenga altri carri armati e granate da altri Paesi in Europa, Asia o Africa: so che la Nato è pronta e capace a proteggere i suoi membri da un'aggressione esterna", ha affermato il presidente ucraino.

"Ci troviamo in una situazione particolare, in prima linea, in cui è importante esercitare pressione. Conoscete tutti i principi di una difesa efficace: non lasciare al nemico la possibilità di riposare, recuperare o scegliere altre tattiche", ha detto rivolgendosi agli alleati. "La flotta russa del Mar Nero dell'Asia sta sfuggendo ai nostri droni e missili navali, i tradizionali acquirenti di armi russe vedono la superiorità delle armi prodotte dal mondo libero e utilizzate dagli ucraini: alla Russia manca la forza", ha detto.

La ministra della Difesa del Belgio, Ludivine Dedonder, intanto, ha annunciato l'invio di caccia F-16 all'Ucraina a partire dal 2025, "a seconda dell'aumento di potenza della nuova capacità F-35" del Paese. Ne ha parlato all'emittente belga Rtl. Oltre a inviare aerei da combattimento, il Belgio continuerà gli sforzi di addestramento dei piloti e si offrirà di prendersi cura della manutenzione della flotta di F-16.

Lo ha confermato anche il premier belga Alexander De Croo nel corso di una conferenza stampa congiunta con Zelensky. "Dal 2025 saremo in grado di dare i nostri F-16 all'Ucraina, saranno a vostra disposizione, ovviamente se il governo che sarà in carica in quel momento deciderà di confermare la decisione", ha affermato De Croo.

"Grazie al Belgio per la decisione sugli F-16 ne siamo molto grati, è una decisione molto importante di cui siamo molto grati", ha risposto l'ucraino. "Un giorno l'Ucraina sarà parte dell'Ue e della Nato e stiamo oggi lavorando affinché questo momento si avvicini", ha poi aggiunto.

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