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Giorgetti, il Patto di Stabilità consenta agli Stati di realizzare gli impegni del Pnrr

Gentiloni, fiducioso sull'accordo entro fine anno

Giorgetti, il Patto di Stabilità consenta agli Stati di realizzare gli impegni del Pnrr

Redazione Ansa

LUSSEMBURGO - "Gli investimenti e le spese legate alle priorità europee, inclusa la difesa, sono obiettivi politici strategici che le nostre regole fiscali non possono ignorare. Ciò è anche vero negli impegni assunti nei Piani di ripresa e resilienza: gli Stati membri devono essere messi nella posizione di poter realizzare le misure concordate". Lo ha detto sulla riforma del Patto di stabilità Ue il ministro Giancarlo Giorgetti nel suo intervento alla riunione dell'Ecofin a Lussemburgo.

Il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire propone di concentrare il confronto sulla riforma del Patto di stabilità "su un solo elemento. La mia proposta è di concentrarsi sulla questione della sostenibilità del debito prendendo in considerazione la situazione dei differenti Stati membri" con l'idea "di ridurlo gradualmente". In seguito "potremmo procedere e focalizzarci su altri argomenti come la riduzione del deficit". Lo ha detto arrivando al consiglio Ecofin a Lussemburgo.

"Il nostro obiettivo deve essere quello di raggiungere un accordo entro la fine del 2023 sulle nuove regole del Patto di stabilità e crescita - ha spiegato Le Maire -. Avremo una prima discussione importante questa mattina e il secondo incontro importante è l'Ecofin del 9 novembre in cui dovremo registrare i primi progressi concreti sulla riforma del patto di stabilità e crescita. Propongo quindi un calendario molto chiaro".

"Non dobbiamo ridurre le nostre ambizioni, abbiamo bisogno di nuove regole che corrispondano alla nuova situazione economica, finanziaria e di bilancio nata dal Covid", ha affermato. "È un principio di realtà, è anche un principio di credibilità politica per l'Unione europea". "Come metodo propongo di concentrarci su un indicatore, il debito, che è l'indicatore chiave per definire le nuove regole del Patto di stabilità e crescita" per "una riduzione, una riduzione credibile e progressiva. Il debito di tutti gli Stati membri deve essere ridotto gradualmente e in modo credibile".

"Dobbiamo anche convenire che l'obiettivo non è avere il livello più basso possibile di debito pubblico", ha sottolineato il ministro delle Finanze francese. Serve un debito "sostenibile", cioè "compatibile con un livello di crescita e gli investimenti che tutti vedono assolutamente essenziali, investimenti per la transizione climatica e investimenti per la difesa e la sicurezza in un contesto internazionale particolarmente turbolento".

Sulla riforma del Patto di stabilità "spero che oggi faremo progressi" e "sono fiducioso che con l'impegno di tutti i Governi riusciremo a raggiungere un accordo entro la fine dell'anno" ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni arrivando al Consiglio Ecofin a Lussemburgo.

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