BRUXELLES - Al termine della prima giornata di lavori del vertice dei capi di Stato e di governo Ue la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato che "le prime 56 tonnellate di aiuti umanitari inviati attraverso l'Egitto" dall'Ue "sono state consegnate a Gaza".
"I prossimi due voli sono previsti per oggi, venerdì, e ce ne saranno altri nei prossimi giorni", ha sottolineato von der Leyen, indicando la necessità che "gli aiuti umanitari" raggiungano "Gaza senza ostacoli e rapidamente".
Un nuovo volo umanitario dell'Ue con 51 tonnellate di medicinali e materiale scolastico per conto dell'Unicef destinati ai civili di Gaza è partito venerdì mattina 27 ottobre da Copenaghen, ha annunciato la Commissione europea. Nelle prossime due settimane partiranno altri cinque voli come parte del ponte aereo umanitario attraverso l'Egitto.
In conferenza stampa il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha sostenuto "il principio di tenere presto una conferenza di pace nell'Ue o altrove". "A nostro avviso è un buon modo per garantire una pace sostenibile nella regione" mediorientale, ha aggiunto con riferimento alla parte delle conclusioni relative allo svolgimento di una conferenza di pace per il Medio oriente.
Si è conclusa con un nulla di fatto la serie di incontri tenutisi con il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic, e il premier del Kosovo, Albin Kurti, a margine del vertice dei leader europei. Dopo le riunioni con i leader di Italia, Francia, Germania e Ue, i rappresentanti dei due Paesi dei Balcani hanno proseguito i colloqui con il mediatore europeo, Miroslav Lajcak fino a tarda sera.
"Un grande ostacolo è rappresentato dalla costituzione dell'Associazione dei comuni a maggioranza serba nel nord del Kosovo", ha spiegato l'altro rappresentante Ue, Josep Borrell, specificando di aver messo sul tavolo "una nuova proposta europea, seria ed equilibrata, per l'istituzione di questa Associazione". "Abbiamo insistito sulle parti affinché cogliessero questa occasione, che rappresenterebbe un grande passo avanti nel processo di normalizzazione, e per evitare nuove spirali di violenza, ma purtroppo le parti non erano disposte ad accettare questo accordo senza precondizioni, che erano inconcepibili per la controparte" ha aggiunto. Il capo della diplomazia europea ha chiesto nuovamente alle parti di "impegnarsi sinceramente nel processo di normalizzazione". "Questo - ha concluso - può essere fatto solo nel quadro del dialogo, perché è l'unico modo per avanzare nel loro percorso europeo".
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