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Meloni: "Nuovo rinvio sul Mes? Decide il Parlamento"

La premier a Bruxelles: "Inutile parlarne se non si ha il quadro completo delle regole Ue"

Meloni: "Nuovo rinvio sul Mes? Decide il Parlamento"

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Io penso che dobbiamo stare alla posizione che la maggioranza ha espresso, continuo a ritenere che, indipendente da cosa si pensi sullo strumento in sé, non sia utile per nessuno porre la questione adesso". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni ai cronisti a Bruxelles a margine del Consiglio europeo. "Quando abbiamo chiaro il quadro faremo le valutazioni più pertinenti", ha aggiunto Meloni che su un eventuale nuovo rinvio della discussione in Aula ha sottolineato: "lo dirà il Parlamento, non sta a me deciderlo".

Parlando del nuovo Patto di stabilità e crescita, nelle conclusioni del vertice, ha detto il capo del governo, "c'è il riferimento a chiudere le nuove regole sulla governance entro la fine dell'anno". "Anche questo non era scontato, non è facile la trattativa, ieri abbiamo fatto notte fonda le posizioni di partenza sono divergenti, ma penso che anche grazie al contributo italiano ieri qualche passo avanti è stato fatto", ha aggiunto.

Sulla manovra, Meloni ha sconsigliato "di rincorrere le bozze, perché di bozze ce ne sono tante". Hai giornalisti ha detto che il governo sta "lavorando bene, in dirittura di arrivo", ha aggiunto. "Non è stata prevista alcuna norma per il prelievo dei conti correnti, non è prevista nella legge di bilancio", ha continuato.

"Non si è parlato di Mes, non è stato oggetto di questo dibattito", ha poi precisato. In ogni caso, "non si può affrontare il tema di questo strumento se non si conosce la cornice", ha poi detto spiegando che il Mes "richiama ai vecchi parametri del patto di stabilità". "Non è utile da parte di nessuno porre questa questione adesso, non si può discutere finché non sappiamo qual è il quadro", ha sottolineato.

"Al netto del fatto che è già previsto che l'Agenzia delle Entrate possa pignorare i conti correnti, lo ha fatto il precedente governo, nella legge di bilancio l'unica cosa che è scritta è che bisogna implementare la lotta all'evasione ma non è prevista alcuna norma che consente di prelevare i soldi dai conti correnti", ha ancora aggiunto sgombrando il campo dalle polemiche.

Rispetto alla manovra in dirittura di arrivo al parlamento "ci sono allo stato attuale problemi particolari da superare". "Nelle prossime ore, weekend permettendo, sarà inviata al Parlamento: il nostro obiettivo è di dare un segnale di compattezza anche approvandola in tempi rapidi". Così Giorgia Meloni parlando della manovra a Bruxelles. Sulla regola degli "zero emendamenti" in maggioranza sul testo ha ribadito che "è una buona idea perché l'elemento che qualifica la capacità della maggioranza di fare il suo lavoro è la tempistica con cui decide. Se diamo un segnale che lavoriamo velocemente, rispettando i tempi di una Repubblica parlamentare, facciamo una cosa fatta bene".

Sul capitolo immigrazione occorre seguire "una logica di pacchetto". "C'è la priorità della migrazione, bisogna lavorare sui confini esterni e negli accordi con i Paesi di transito: nuove risorse vanno messe in questo capitolo" e tutto il Consiglio è d'accordo su questo.

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