BERLINO, 17 NOV - Il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, non vede il rischio di una nuova crisi dell'euro. "Certo, le quote di indebitamento in alcuni Stati membri sono troppo alte, e per questo stiamo portando avanti il concetto di ridurli secondo calendari realistici per ogni Paese; tuttavia, gli sviluppi sui mercati finanziari mostrano che i tassi di interesse non si stanno allontanando molto tra gli Stati membri", ha detto Gentiloni in un'intervista a Spiegel, sottolineando come questa impostazione sia il nucleo "della nostra proposta di riforma" delle regole di governance economica.
"Per questo sono molto sicuro che non ci saranno turbolenze sui mercati finanziari nel prossimo futuro", ha detto Gentiloni. Spiegel aveva domandato al commissario se la pressione su Paesi altamente indebitati come l'Italia potesse diventare un problema.
"Attualmente disponiamo di uno strumento di finanziamento congiunto per la trasformazione digitale e climatica dell'economia europea", cioè il Recovery Fund della crisi Covid, "il fondo ha avuto un grande successo, ma scadrà tra più di due anni. Credo che avremo bisogno di uno strumento di connessione per continuare il nostro lavoro", perché "dobbiamo trovare il modo di rafforzare l'economia europea con strumenti finanziari europei", si legge nell''intervista.
Non è da escludere di finanziare le misure con nuovo debito, "ma sarà la prossima Commissione a dover decidere in merito, dopo le elezioni europee di giugno", ha affermato. Per Gentiloni l problema dell'Europa negli ultimi due decenni non è stato solo l'eccessivo indebitamento, ma è stato anche costituito "da una crescita troppo bassa".
"Se è vero che viviamo in una nuova era della geopolitica, l'Europa non può essere l'unico erbivoro tra tanti predatori", dice Gentiloni. Sulla sentenza della Corte costituzionale tedesca, che ha giudicato come incostituzionale il trasferimento dei fondi contro la crisi Covid al Fondo tedesco per il Clima - Gentiloni ha detto che è una questione interna tedesca che non vuole commentare.
Più in generale, "dobbiamo sempre considerare entrambe le facce della medaglia: i requisiti dovrebbero, come previsto nella proposta di riforma delle regole fiscali europee, garantire la stabilità delle finanze pubbliche. Ma dovrebbero anche tenere conto delle conseguenze per la crescita, la competitività e gli investimenti pubblici", ha aggiunto. Per Gentiloni è importante vedere che concorrenti come gli Stati Uniti e la Cina "non hanno un debito inferiore a quello dei Paesi europei, ma superiore, e uno dei motivi è che i nostri concorrenti sovvenzionano fortemente le loro industrie: non dobbiamo ignorare questo fatto."
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