BRUXELLES - Cresce sempre di più l'uso di spezie ed erbe aromatiche nelle cucine degli europei. Nel 2022 i 27 Paesi membri dell'Ue hanno importato 397 mila tonnellate di spezie, un valore che è più che raddoppiato (+57%) nell'arco di dieci anni. E a farla da padrone sono lo zenzero, la paprika e il pepe. A rivelarlo è Eurostat con una speciale classifica diffusa per celebrare le festività natalizie.
La Cina si conferma il principale Paese di arrivo delle spezie, con il 38% alle importazioni totali nell'Ue. La spezia più importata nel 2022, evidenzia l'ufficio di statistica europeo, è stata lo zenzero con 122.900 tonnellate, seguita dalla paprika (109.800 tonnellate) e dal pepe (62.900 tonnellate). La Cina è stato il principale paese d'origine dello zenzero (54%) e della paprika (72%), mentre il pepe è arrivato principalmente dal Vietnam (56%). Al quarto posto c'è la cannella (16.200 tonnellate), in arrivo soprattutto dall'Indonesia (37%). La curcuma (15.800 tonnellate) occupa la quinta posizione, con carichi provenienti in prevalenza dall'India (77%).
Seguono l'anice e le spezie affini (13.600 tonnellate), con l'Egitto principale fornitore (34%), i semi di cumino (9.600 tonnellate) provenienti in gran parte dall'India (72%), e poi ancora quelli di coriandolo (9.500 tonnellate), metà dei quali importati dalla Russia (50%), e la noce moscata (4.400 tonnellate) in arrivo soprattutto dall'Indonesia (72%). Rispetto al 2012, in Ue è boom di richieste per zenzero e curcuma: le loro importazioni sono aumentate rispettivamente del 149% e del 142%. Negli ultimi dieci anni soltanto la noce moscata ha fatto registrare una flessione dell'import del 4%.
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