BRUXELLES - È in corso a Bruxelles un nuovo round negoziale sulla direttiva sulla qualità dell'aria. A quanto si apprende, il Parlamento europeo e i governi nazionali stanno trattando con "spirito di collaborazione" e l'accordo potrebbe arrivare "in serata". Alcune capitali chiedono tuttavia deroghe ad alcuni dei paletti più stringenti previsti dalla Commissione europea nella proposta presentata nell'ottobre 2022.
Tra le novità principali del testo, parte del pacchetto "Zero pollution", vi sono limiti più severi per gli inquinanti - con standard provvisori di qualità dell'aria al 2030 più vicini alle linee guida dell'Oms - e il diritto al risarcimento per i cittadini. Nel dettaglio, le misure messe a punto da Bruxelles per ridurre lo smog - responsabile di 300mila morti l'anno in Europa - prevedono che il valore limite annuale dell'inquinante più nocivo, il particolato sottile PM2,5, sia abbassato dagli attuali 25 a 10 microgrammi per metro cubo, con l'obiettivo di ridurre del 75% la mortalità ad esso legata entro il 2030.
Viene inoltre introdotto un obiettivo di inquinamento atmosferico pari a zero, da raggiungere entro il 2050. Previste anche disposizioni che consentono ai cittadini che subiscono danni alla salute a causa dell'inquinamento atmosferico di essere risarciti in caso di violazione delle norme Ue e di essere rappresentati da organizzazioni non governative nelle class action.
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