La Commissione Ue ha presentato un pacchetto di proposte che delinea le prime possibili azioni per contribuire a ridurre gli oneri amministrativi che gravano sulle spalle degli agricoltori. Il documento, che sarà discusso con gli Stati membri in occasione del Consiglio agricolo del 26 febbraio, elenca una serie di azioni a breve e medio termine che possono essere intraprese per ottenere una semplificazione. "Con questa serie di azioni, stiamo mantenendo l'impegno preso con i nostri agricoltori", ha sottolineato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Nel non paper inviato ai governi nazionali, Bruxelles propone di ridurre la burocrazia e i controlli - fino al 50% - a carico degli agricoltori, prevedendo anche diverse deroghe agli obblighi di condizionalità per ottenere i fondi della Pac. "L'insieme degli standard di base (in gergo tecnico Bcaa, buone condizioni agricole e ambientali) che tutti gli agricoltori devono rispettare" per ricevere i finanziamenti "si è rivelato difficile da implementare", sottolinea l'esecutivo Ue.
Per questo, oltre al nuovo stop già approvato per tutto il 2024 all'obbligo di mettere a maggese il 4% dei terreni, l'esecutivo Ue propone di modificare entro metà marzo la norma Bcaa1, che impone l'obbligo di mantenere le superfici di prati permanenti nell'Ue stabile dall'anno di riferimento 2018. La misura, spiega l'esecutivo Ue, dovrebbe "garantire che gli agricoltori non siano penalizzati nel loro lavoro, contribuendo a ridurre gli oneri poiché meno aree dovrebbero essere riconvertite in prati permanenti". Bruxelles propone inoltre di chiarire l'uso del concetto di "forza maggiore" e "circostanze eccezionali" per consentire agli agricoltori che non possono soddisfare tutti i requisiti della Pac a causa di eventi eccezionali e imprevedibili al di fuori del loro controllo - come in caso di grave siccità o inondazioni - di non vedersi imporre sanzioni.
Le ispezioni delle autorità nazionali nelle aziende agricole dovranno essere dimezzate. "Gli agricoltori riceveranno fino al 50% in meno di visite in azienda, questo alleggerirà anche le risorse nelle amministrazioni nazionali", si legge nel documento. La misura, "risponde direttamente alle richieste dei Paesi membri" e sarà discussa lunedì dai ministri Ue riuniti al Consiglio Agricoltura a Bruxelles.
La Commissione lancerà poi a marzo una consultazione online rivolta direttamente agli agricoltori per "identificare le principali fonti di preoccupazione e a comprendere le fonti degli oneri amministrativi e della complessità derivanti dalle norme della Pac" e da altri regolamenti relativi "all'alimentazione e l'agricoltura e la loro applicazione a livello nazionale". Il sondaggio, evidenzia Bruxelles, "fornirà già entro l'estate un quadro più chiaro dei principali ostacoli" e i "risultati saranno inclusi in un'analisi più dettagliata che sarà pubblicata nell'autunno 2024".
Inoltre, l'esecutivo europeo "potrebbe prendere in considerazione la proposta di modificare" alcuni "regolamenti di base della Politica agricola comune", già riformata nel 2021 in accordo con il Parlamento europeo e i governi nazionali. La revisione di alcune parti della Pac rientra tra le "ulteriori misure a medio termine che potrebbero alleggerire gli oneri per gli agricoltori, in particolare quelli più piccoli".
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