"Dopo aver condotto un'analisi approfondita del caso, la commissione Giuridica del Parlamento europeo ha stabilito che la richiesta di difesa dell'immunità parlamentare presentata da Eva Kaili" nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto Qatargate "è inammissibile". Lo annuncia il presidente della stessa commissione, l'eurodeputato spagnolo dei Liberali Adrian Vazquez Lazara, a margine della sessione plenaria dell'Eurocamera a Strasburgo.
Nel giugno scorso la politica greca, ex vicepresidente del Parlamento europeo, aveva chiesto di essere ascoltata dai colleghi per ottenere il parere della commissione Giuridica - e, in seguito, dell'intera Eurocamera - sulla violazione della propria immunità parlamentare da parte dei servizi segreti del Belgio e degli investigatori. Pochi mesi dopo, a settembre, la questione è diventata oggetto del maxi-riesame tuttora in corso per fare chiarezza sull'operato della giustizia belga. Il team legale di Kaili ha denunciato a più riprese la violazione dell'immunità ai danni dell'eurodeputata finita sotto inchiesta - hanno evidenziato i difensori - "molto prima" dell'arresto avvenuto il 9 dicembre 2022, quando è stata posta in detenzione preventiva per oltre cinque mesi.
In una lettera inviata a dicembre 2023 da Kaili allo stesso Vazquez Lazara, l'eurodeputata aveva manifestato l'intenzione di ricorrere alla Corte di giustizia Ue nel caso in cui la sua domanda fosse stata respinta o non presa in considerazione. "Rimaniamo impegnati a garantire i diritti dei deputati europei e a rafforzare lo stato di diritto attraverso la piena collaborazione giuridica con i Paesi membri", scrive su X il presidente della commissione parlamentare in un messaggio rilanciato anche dal procuratore federale del Belgio, Frédéric Van Leeuw.
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