STRASBURGO - "Che aggiungere? Noi vediamo che ci sono certe forze che approfittano della situazione di incertezza e saltano sul carro della propaganda russa. Noi dobbiamo spiegare ai cittadini cosa sta succedendo, cosa sta succedendo in Ucraina, e perché è necessario che si faccia un fronte unico" per Kiev.
"Credo che il registro della trasparenza europeo possa avere un ruolo anche negli Stati membri", ha aggiunto Jourova. In precedenza la vice presidente della Commissione Ue, nel corso del question time, si era già soffermata sul ruolo di alcune forze politiche nei Paesi membri in merito alla diffusione della propaganda russa. "Nei Paesi membri ci sono persone e partiti politici che diffondono falsità sulla guerra della Russia in Ucraina. Putin ha bisogno di bocche che parlino le nostre lingue, e quindi utilizza i collaboratori volenterosi di ciascuno Stato membro. In alcuni Paesi ci sono già dei partiti in Parlamento, e purtroppo ci sono anche dei partiti che si trovano al Governo. Io evito di fare nomi, non voglio dare loro importanza. Invito però chi è dalla parte giusta della storia a diffondere i fatti, e su questa base la gente può prendere delle decisioni consapevoli", ha spiegato Jourova in Aula, osservando: "noi ci basiamo su un principio: ciascuno ha un suo parere e va tutelato, ma i fatti sono oggettivi, e si comprovano. Noi non interveniamo sull'ideologia di destra o di sinistra ma guardiamo i fatti. Sosteniamo i servizi pubblici e i media indipendenti perché sono quelli che possono presentare i fatti". "La Russia - ha rimarcato - è maestra nel sapere dove e come attaccare, quali strumenti usare. In Medio Oriente, in Africa, in America Latina la Russia sta vincendo la battaglia della disinformazione, dobbiamo contrattaccare".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it