BRUXELLES - Oggi la Commissione Europea ha stanziato i 500 milioni di euro previsti dalla legge a sostegno della produzione di munizioni (Asap), che consentirà all'industria europea della difesa di aumentare la propria capacità di produzione di munizioni fino a 2 milioni di proiettili all'anno entro la fine del 2025. La Commissione ha selezionato 31 progetti per aiutare l'industria europea ad aumentare la produzione e la prontezza delle munizioni. L'Italia è presente con le aziende Simmel Difesa e Bachieri&Pellagrinell'ambito dell'aumento della produzione delle polveri.
I progetti selezionati riguardano cinque aree: esplosivi, polveri, proiettili, missili e certificazione di collaudo e ricondizionamento. "L'asap si concentra sulla polvere e sugli esplosivi, che rappresentano i colli di bottiglia per la produzione di munizioni e vi destinerà circa tre quarti del programma", si legge in una nota. Il piano sosterrà progetti che aumentano la capacità produttiva annuale di oltre 10mila tonnellate di polvere e di oltre 4.300 tonnellate di esplosivi. A fine 2024 la produzione, grazie agli interventi, sarà in grado di salire all'interno dell'Ue (più Norvegia) a 1,5-1,7 milioni di pezzi da 155 millimetri.
La Commissione ha poi lanciato anche il programma di lavoro per lo strumento per il rafforzamento dell'industria europea della difesa attraverso appalti comuni (Edirpa) e il quarto programma di lavoro annuale del Fondo europeo per la difesa (Fes), con i relativi progetti di lavoro. Insieme questi programmi hanno un budget di quasi 2 miliardi di euro. I passi odierni verso il rafforzamento della base tecnologica e industriale della difesa europea vengono compiuti sulla scia dell'adozione della prima Strategia industriale di difesa europea (Edis) e della relativa proposta di un Programma industriale di difesa europeo (Edip).
Entro la fine del 2025 l'Unione Europea "sarà al pari con la Russia" nella produzione dei grandi proiettili d'artiglieria, come quelli da 155 millimetri, ha detto un alto funzionario europeo. "C'è un po' di confusione sui numeri che si leggono sulla stampa", ha notato la fonte riferendosi alle informazioni attribuite all'intelligence Nato secondo cui Mosca produce tre milioni di pezzi all'anno. "Noi parliamo solo dei proiettili da 155 millimetri, se si considerano quelli da mortaio e così via lo scenario cambia già oggi", nota. Il messaggio dunque è che l'Europa "sarà in grado di sostenere le esigenze dell'Ucraina".
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