BRUXELLES - "Abbiamo discusso l'uso degli extraprofitti degli asset russi congelati in Europa. Ne parliamo da mesi, alla fine dobbiamo prendere una decisione, arrivare a un testo legale. Il primo passo è una decisione del Consiglio per poi arrivare a un regolamento della commissione e del Servizio di Azione Esterna. Penso che ci sia un forte sostegno a usare i profitti per l'Ucraina, aumentando anche le risorse dell'Epf. Presenterò questa proposta prima del Consiglio Europeo. Non posso dire che c'è l'unanimità ma un forte consenso". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell dopo il consiglio affari esteri.
"È stato trovato un solido compromesso" sulle sanzioni ad Hamas e ai coloni israeliani autori delle violenze in Cisgiordania. "Il lavoro tecnico continuerà nei prossimi giorni ma abbiamo un accordo politico", ha proseguito Borrell durante la conferenza stampa seguita al Consiglio. L'Alto rappresentante ha anticipato la possibilità di invitare al prossimo Consiglio Affari Esteri il titolare della diplomazia israeliana Israel Katz.
Se eserciteremo una pressione? "Certo che la eserciteremo", ha detto Borrell. Sulle sanzioni ai coloni autori di violenza l'Alto Rappresentante Ue ha spiegato che, solo con l'unanimità, è possibile agire sui loro asset in Europa e quest'unanimità finora era mancata ma ora, "chi bloccava l'intesa si è astenuto e quindi c'è l'unanimità". Fanno invece capo ai singoli Paesi membri le misure da prendere sui visti di ingresso delle personalità che saranno inserite in questa nuova blacklist europea.
"Osserviamo lo sviluppo di bande criminali a Gaza, dobbiamo riportare la stabilità se vogliamo evitare che diventi una Haiti del Mediterraneo, uno stato totalmente fallito. Non accettiamo le accuse all'Unrwa che sia un partner di Hamas, dobbiamo aspettare il rapporto di Colonna per capire cosa sia successo il 7 ottobre", ha concluso Borrell.
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