BRUXELLES - La Commissione ha adottato una comunicazione sulle riforme precedenti all'allargamento. "Dobbiamo iniziare a prepararci oggi per l'Ue di domani e usare l'allargamento come catalizzatore del progresso", sostiene il documento. "L'allargamento dovrebbe essere preso in considerazione nelle riflessioni che porteranno al prossimo bilancio a lungo termine: i futuri programmi di spesa dovrebbero essere sviluppati tenendone conto", esorta. Per quanto riguarda le riforme, l'esecutivo Ue ritiene che la governance possa essere "rapidamente migliorata" utilizzando tutto il potenziale degli attuali Trattati, come le "clausole passerella".
"Sebbene possano apparire delle sfide, un'Unione più ampia amplia i numerosi vantaggi del mercato unico. Tuttavia, affinché questi benefici si concretizzino per i cittadini e le imprese, il processo di allargamento deve essere ben preparato", nota la Commissione. Il documento odierno si concentra allora su "migliorare la connettività", "mantenere i nostri impegni in materia di clima e ambiente", "migliorare la qualità e la sicurezza alimentare", "creare le condizioni per la convergenza sociale, economica e territoriale", "mantenere forti impegni in materia di sicurezza, migrazione e gestione delle frontiere". In particolare, "in un contesto geopolitico sempre più impegnativo, un'Unione più ampia accrescerebbe il suo ruolo negli affari mondiali e in ambito multilaterale, se fosse in grado di agire in modo unito, rapido e decisivo".
"Questa unità e agilità esterna - recita il documento - richiede una visione condivisa di fondo e un forte grado di condivisione di analisi e opinioni tra gli Stati membri. Tuttavia, un'Unione più grande potrebbe, almeno inizialmente, comportare una maggiore diversità di interessi e programmi di politica estera. Le revisioni politiche dovrebbero esaminare la credibilità e la capacità di azione dell'Unione, che dipenderà dall'efficienza del processo decisionale". Ecco allora la necessità di mettere mano alla governance.
"La Commissione ha dichiarato di essere favorevole alla modifica dei Trattati, 'se e dove necessaria', ma ritiene che la governance dell'Ue possa essere rapidamente migliorata utilizzando tutto il potenziale degli attuali Trattati, come le "clausole passerella" che consentono di passare dall'unanimità alla maggioranza qualificata in seno al Consiglio in settori chiave".
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