BELGRADO - Belgrado ha accusato Pristina di non voler arrivare a una soluzione concordata del problema del dinaro serbo messo al bando in Kosovo. Lo ha detto il capo della delegazione serba Petar Petkovic, al termine di un nuovo round negoziale oggi a Bruxelles, svoltosi con la mediazione dell'inviato speciale Ue Miroslav Lajcak. A guidare la delegazione di Pristina era il vicepremier Besnik Bislimi.
In dichiarazioni ai giornalisti, Petkovic - citato dai media serbi - ha lamentato la mancanza di volontà politica della parte kosovara. Le due delegazioni, ha osservato, hanno presentato le rispettive proposte, ma mentre quella di Belgrado è risultata equilibrata e orientata a tener conto degli interessi della popolazione serba in Kosovo, quella di Pristina si è rivelata a senso unico e priva di elementi necessari e di compromesso per trovare una soluzione al problema. Petkovic ha aggiunto che un nuovo incontro negoziale con la mediazione Ue si terrà il 4 aprile.
"Quello che mi preoccupa è di non sapere in che direzione andrà il dialogo. Mi preoccupano le condizioni e il futuro della popolazione serba in Kosovo, nel vedere che dall'altra parte non vi è una volontà politica di arrivare a una soluzione", ha affermato Petkovic, lamentando il persistere di una situazione che non consente più ai serbi di ottenere stipendi e pensioni in dinari. Il capo negoziatore serbo ha riferito che l'incontro odierno a Bruxelles tra le due parti con il mediatore europeo è durato più di tre ore e mezza, e in esso si è discusso delle rispettive proposte di soluzione. Sono poi seguiti incontri bilaterali separati delle due delegazioni con Lajcak, e alla fine è stato deciso di tornare a vedersi il 4 aprile.
"Se si vuole arrivare a una soluzione si fanno degli sforzi. Ma tutto mi fa pensare che l'altra parte non sia disposta a farli. (Il premier kosovaro Albin) Kurti continuerà nella sua politica di espulsione della popolazione serba", ha osservato Petkovic. A suo dire, in questi casi serve accettare un compromesso, mentre la parte kosovara cerca regolarmente di imporre delle soluzioni.
Le posizioni di Belgrado e Pristina sulla questione del dinaro serbo in Kosovo sono ancora molto distanti, e serve per questo un'ulteriore tornata di negoziati. Lo ha detto il capo della delegazione kosovara Besnik Bislimi al termine dell'incontro di oggi. "Oggi abbiamo presentato le rispettive proposte. Ritengo che tali proposte siano ancora troppo distanti. Abbiamo cercato di avvicinarle, ma evidentemente è necessario tenere un nuovo incontro", ha detto Bislimi citato dai media serbi. Rispondendo ai giornalisti Bislimi non ha voluto entrare nei particolari delle due proposte, sostenendo che ciò danneggerebbe il processo negoziale.
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