BRUXELLES - È stato il complesso rapporto tra intelligenza artificiale e copyright il tema dibattuto alla riunione inaugurale della Tavola rotonda europea sull'Ia, la nuova iniziativa della Computer & Communications Industry Association (Ccia Europe) che riunirà regolarmente esperti provenienti dal mondo imprenditoriale, accademico e istituzionale per favorire un dibattito sulla regolamentazione della tecnologia e la promozione dell'innovazione nel settore in Europa.
In particolare, i partecipanti hanno discusso se sia necessario un ulteriore intervento legislativo dopo l'adozione della legge europea sull'Ia, o se il dibattito sul diritto d'autore debba concentrarsi sull'attuazione delle norme esistenti e sull'incentivazione della collaborazione del settore.
"Invece di aggiungere ulteriori livelli di regolamentazione, l'industria tech crede in un dialogo aperto sull'Ia e sul copyright tra i diversi settori" ha commentato il Senior Policy Manager di Ccia Europe, Boniface de Champris. "Ciò - ha aggiunto - è molto più efficace nell'affrontare le sfide e trovare soluzioni reciprocamente vantaggiose piuttosto che chiedere ancora più burocrazia".
Per il vicepresidente senior e responsabile di Ccia Europe, Daniel Friedlaender "questa prima discussione sul diritto d'autore ha evidenziato un chiaro desiderio dei partecipanti di sfruttare la Tavola rotonda europea sull'Ia come piattaforma di esperti in grado di influenzare il più ampio dibattito sull'intelligenza artificiale e di far progredire la discussione su questioni chiave". I prossimi incontri del panel ospitato da Ccia sono programmati per la fine dell'anno e si concentreranno sulle implicazioni delle nuove regole in materia di intelligenza artificiale per la competitività e la privacy.
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