ROMA - Il Security information service (Bis) della Repubblica Ceca ha rivelato che una rete organizzata dalla Russia ha cercato di influenzare le elezioni del Parlamento Ue in diversi Paesi europei. Lo riferisce il quotidiano ceco Denik N spiegando che alcuni politici europei che hanno collaborato con il sito filo-Mosca 'voice-of-europe.eu' sono stati pagati con fondi russi, che in alcuni casi hanno coperto anche la loro campagna elettorale per le elezioni europee 2024. I pagamenti hanno riguardato politici di Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Paesi Bassi e Polonia, afferma Denik N, citando una fonte del ministero degli Esteri ceco.
Il portale filo-russo "Voice of Europe" era attivo anche in lingua tedesca. In Germania ci si interroga su chi possano essere i politici tedeschi che, come riporta il giornale ceco Denik N in base a fonti d'intelligence, avrebbero potenzialmente ricevuto denaro per le loro posizioni filo-russe e di critica al sostegno europeo dell'Ucraina. Come riporta Tagesschau, non vengono al momento fatti dei nomi. I media tedeschi segnalano però che sul portale di propaganda filorussa siano state pubblicate interviste a Maximilian Krah, il principale candidato dell'ultra-destra Afd alle elezioni europee, così come a Petr Bystron, secondo nella lista di Afd per le Europee.
A Spiegel Krah ha risposto di non aver ricevuto alcun denaro, "né per me né per il partito", per le due interviste rilasciate a "Voice for Europe". Bystron ha invece detto a Dpa che "l'attacco a 'Voice of Europe' è un attacco alla libertà di stampa, che condanno". Una portavoce del ministero tedesco dell'Interno ha intanto ribadito a Dpa che "anche la Repubblica Federale di Germania rimane un importante obiettivo degli sforzi russi per esercitare un'influenza" e che "questo caso è un ulteriore esempio della vasta e capillare attività di influenza della Russia". Secondo il ministero tedesco, "negli ultimi anni, la Russia ha costruito una complessa rete di attori e strumenti di influenza da cui può attingere".
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