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Arriva l'ok degli ambasciatori Ue all'intesa su prodotti agricoli ucraini

Estesa la sospensione dei dazi ma più tutele per Paesi membri

Arriva l'ok degli ambasciatori Ue all'intesa su prodotti agricoli ucraini

Redazione Ansa

BRUXELLES - Via libera da parte degli ambasciatori dei 27 nell'Ue (Coreper II) al rinnovo delle misure commerciali autonome per l'Ucraina come concordato in via provvisoria con l'Eurocamera. Lo annuncia la presidenza di turno belga sottolineando che l'accordo "consentirà all'Ucraina di continuare a generare il proprio reddito dai flussi commerciali, rafforzando al contempo la protezione dei prodotti agricoli sensibili".

Nel corso della riunione, a quanto si apprende, il dibattito sull'intesa raggiunta dal trilogo poco prima è stato piuttosto rapido. Ungheria, Polonia, Slovacchia e Bulgaria, in particolare, hanno ribadito le proprie preoccupazioni per la tutela dei comparti agricoli nazionali. L'intesa sarà votata domani dalla commissione Commercio internazionale dell'Eurocamera, prima dell'approvazione finale alla Plenaria di fine aprile. Il regolamento si applicherà dal 6 giugno 2024 al 5 giugno 2025 e riguarda il mantenimento della sospensione di tutti i dazi doganali e dei contingenti ai sensi del Titolo IV dell'Accordo di associazione Ue-Ucraina.

Il regolamento includerà anche due meccanismi di salvaguardia per proteggere il mercato dell'Ue: una versione rafforzata del meccanismo esistente, che si applicherà sulla base di un monitoraggio regolare, consentendo alla Commissione di imporre qualsiasi misura a condizione che siano soddisfatte specifici requisiti; un nuovo meccanismo automatico di salvaguardia che obbligherà la Commissione a reintrodurre contingenti tariffari se le importazioni di pollame, uova, zucchero, avena, mais, semole e miele supereranno la media aritmetica dei quantitativi importati nel secondo semestre del 2021, 2022 e 2023.

Tra i punti chiave dell'intesa figurano: l'estensione del campo di applicazione del meccanismo di salvaguardia automatica a quattro ulteriori prodotti (avena, mais, semole e miele); la riduzione del periodo di tempo per l'attivazione della salvaguardia automatica da 21 a 14 giorni; l'estensione del periodo di riferimento per determinare se le importazioni superano una certa soglia (aggiungendo la seconda metà del 2021 al periodo 2022-2023).

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