"In meno di due mesi la missione Aspides ha respinto 11 attacchi e scortato 68 navi, in linea con il suo mandato difensivo: è un livello di impegno importante, anche dal punto di vista del rischio", ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell. "Questa missione mostra la nostra volontà e capacità di proteggere gli interessi dell'Europa ed è un esempio della capacità dell'Ue di essere un fornitore di sicurezza marittima".
"Finora tutte le richieste di protezione avanzate dal settore marittimo sono state raccolte, ma se il numero aumenta dovranno crescere anche i nostri asset presenti nell'area", ha spiegato il contrammiraglio Vasileios Gryparis, Comandante strategico dell'operazione Aspides, precisando di aver già avanzato "richieste di capacità specifiche" agli Stati membri dell'Ue, in particolare sul "supporto logistico". "E' ancora presto per dire se Aspides abbia avuto un impatto sulla situazione, ma siamo pazienti e seguiamo il nostro mandato", ha detto.
Stando ai numeri forniti da Borrell, da quando sono iniziati gli attacchi degli Houthi il costo della spedizione di un container dalla Cina all'Europa "è raddoppiato" a causa della necessità di doppiare il Capo di Buona Speranza e il costo dell'assicurazione è aumentato "del 60%". Oggi nel Mar Rosso transitano 35 navi al giorno, contro le 70 del periodo precrisi. "Il canale di Suez vale il 13% del traffico commerciale globale", ha ricordato Borrell precisando che la missione Aspides "non è un gioco". "Le nostre navi devono affrontare fuoco vero, devono abbattere i missili o i droni lanciati verso i vascelli che scortano".
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