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Strasburgo, le elezioni in Macedonia del Nord tra luci e ombre

Osservatori evidenziano la mancanza di regole in settori chiave

Strasburgo, le elezioni in Macedonia del Nord tra luci e ombre

Redazione Ansa

STRASBURGO - La campagna elettorale per le elezioni presidenziali in Macedonia del Nord è stata competitiva e le libertà fondamentali, compresa la libertà dei media, sono state rispettate. Ma la certezza del diritto è stata messa in discussione dalla mancanza di regole in settori quali l'accesso ai media da parte dei candidati e l'assegnazione dei finanziamenti statali. A dirlo sono gli osservatori elettorali internazionali dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e dell'Odihr.

"Con l'avvicinarsi del giorno delle elezioni, la campagna è diventata sempre più negativa sia online che offline, con attacchi personali e occasionali minacce", evidenziano inoltre gli osservatori. "Ma questo non ha influito sull'atmosfera generale il giorno delle elezioni, che è rimasta calma e senza incidenti significativi", osserva lo svizzero Alfred Heer (Alde), capo della delegazione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

La diplomatica canadese alla guida della missione di osservatori Osce/Odihr Jillian Stirk, parlando in una conferenza stampa a Skopje, si è riferita tra l'altro alle recenti modifiche della legge elettorale macedone introdotte, a suo dire, con un processo privo di trasparenza e senza alcuna consultazione pubblica. Pur nel rispetto delle libertà fondamentali, ha aggiunto la diplomatica, nella parte conclusiva della campagna elettorale i confini tra la corsa presidenziale e quella parlamentare hanno incominciato a sfumare, con il rafforzarsi di una retorica negativa e in alcuni casi discriminatoria, riflettendo la frammentazione politica e le divisioni etniche.

In Macedonia del Nord si voterà l'8 maggio prossimo per le elezioni legislative, unitamente al ballottaggio delle presidenziali di ieri. Stirk ha poi fatto riferimento a una insufficiente rappresentanza delle donne in campagna elettorale, sottolineando la necessità di un maggiore impegno per garantire loro un accresciuto coinvolgimento nella vita politica. Critiche sono giunte dalla rappresentante di Osce/Odihr anche a una distribuzione non equa dei fondi elettorali, che ha favorito i candidati affiliati ai principali partiti politici.

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