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"Serve un bilancio più importante e flessibile"

Il commissario Hahn, "Esplorare opzioni di finanziamento"

"Serve un bilancio più importante e flessibile"
"Serve un bilancio più importante e flessibile"

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Nel prossimo Quadro finanziario pluriennale dobbiamo garantire la necessaria flessibilità e l'adeguata velocità per poter affrontare imprevisti" che ormai sono all'ordine del giorno. Lo ha sottolineato il commissario europeo al Bilancio, Johannes Hahn, aprendo i lavori dell'annuale conferenza annuale sul bilancio dell'Ue, che servirà a gettare le basi per la riflessione sul prossimo budget pluriennale post 2027. Una riflessione che prenderà il via con la prossima Commissione Ue che si insedierà dopo le elezioni di giugno.

"Il nostro attuale bilancio a lungo termine" dimostra che "molteplici sfide imprevedibili - come l'attacco della Russia all'Ucraina, seguito dalla crisi energetica e dall'inflazione - hanno messo a dura prova tutte le flessibilità", ha incalzato il commissario, aggiungendo che l'attuale struttura del bilancio "rende difficile reagire a una realtà in continua evoluzione". Da superare poi l'idea che il bilancio non possa andare oltre l'1% del reddito nazionale lordo dell'Ue esplorando anche altre "fonti di entrate, come nuove risorse proprie" su cui già la Commissione ha presentato "proposte concrete". "Sarebbe nell'interesse di tutti gli europei procedere rapidamente", ha aggiunto.

Attraverso il debito comune contratto attraverso il Recovery Fund, l'Ue "è stata in grado di trasformare la propria presenza sul mercato: il Next Generation Eu è una tantum, ma ha creato molti vantaggi a lungo termine da sfruttare". Secondo il commissario, guardando al prossimo bilancio a lungo termine "dobbiamo pensare al di là dei contributi del reddito nazionale lordo degli Stati ed esplorare tutte le opzioni di finanziamento innovativo, utilizzando il peso comune dell'Unione". Proprio sulla scia del Recovery - ha concluso - "l'impatto del bilancio dell'Ue potrebbe essere aumentato anche attraverso un collegamento più ampio tra la spesa dell'Ue e le riforme e gli investimenti".

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