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L'Italia recupera solo metà dei fondi europei spesi irregolarmente

Lo dice la Corte dei Conti europea, 56% di 378 milioni fondi agricoli in 6 anni

L'Italia recupera solo metà dei fondi europei spesi irregolarmente

Redazione Ansa

BRUXELLES, 07 MAG - Dal 2007 al 2022 in Italia sono stati spesi in modo irregolare 378 milioni di euro del Fondo europeo agricolo di garanzia e il Paese finora ne ha recuperati poco più della metà, il 56%. È quanto emerge dall'ultima relazione della Corte dei Conti dell'Ue che ha analizzato le modalità con cui Bruxelles e Stati membri recuperano i fondi spesi irregolarmente, chiedendo una restituzione totale o parziale degli importi versati a un organismo attuatore o a un beneficiario nel momento in cui ci si rende conto che non hanno rispettato i criteri di finanziamento europei.

Un iter lungo in tutta Europa che la Corte stima in 14-23 mesi solo per emettere una richiesta di restituzione, più ulteriori 3-5 mesi prima di recuperare i fondi. Tanto che tra l'1% e l'8% delle somme da recuperare semplicemente si rinuncia. Secondo i revisori di Lussemburgo dal 2014 al 2022 sono stati segnalate spese irregolari per 14 miliardi di euro nell'Ue in tutti i settori d'intervento e il recupero dei fondi "è sempre più urgente" sia per non tradire la fiducia dei cittadini sia perché le stime sono in aumento: tra il 2021 e il 2022 il tasso di fondi indebitamente spesi è salito dal 3% al 4,2%.

La Corte ricorda che le risorse destinate all'agricoltura sono quelle in cui i tassi di recupero sono più bassi, principalmente perché gestiti in modo concorrente tra Stati e Ue. Nella relazione, i revisori di Lussemburgo raccomandano di ridurre non solo i tempi per accertare le spese irregolari, ma anche di avvio delle procedure di recupero, cercando di esaminare l'incidenza finanziaria delle spese irregolari sistematiche. Il Fondo europeo agricolo di garanzia è parte della Politica agricola comune e finanzia principalmente il sostegno al reddito degli agricoltori e le misure di mercato.

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