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Accordo di principio a Bruxelles sul'uso dei proventi dei beni russi

Il 90% dei fondi verrà utilizzato per gli aiuti militari a Kiev

Accordo di principio in Ue sui profitti dei beni russi

Redazione Ansa

BRUXELLES - I rappresentanti permanenti dei 27, a quanto si apprende, hanno raggiunto un "accordo di principio" sull'uso degli extraprofitti dei beni russi congelati per gli aiuti militari all'Ucraina, al quale sarà dedicato il 90% dei fondi. Il testo, si apprende ancora, necessiterà di qualche limatura ulteriore ma sulla misura, nel corso della riunione Coreper II, l'accordo di principio è stato raggiunto.

La quota destinata alle istituzioni di deposito accentrato - in inglese Central Securities Depository o CSD, principalmente Euroclear - per la gestione dello strumento è stata ridotta allo 0,3%. Quindi uno 0,2% ulteriore rispetto al vecchio testo (la proposta originale prevedeva il 3%). La presidenza belga più tardi farà sapere in quale "formazione consiliare" si terrà il via libera definitivo. Il primo 'bonifico' - stando alle indicazioni della Commissione - potrebbe a questo punto partire entro luglio.

"Grande progresso: gli ambasciatori presso l'Ue hanno concordato il prossimo passo sull'utilizzo dei profitti derivanti dai beni russi congelati per sostenere l'Ucraina: una volta formalizzato, dobbiamo far arrivare i fondi all'Ucraina il prima possibile", ha scritto su X il vice presidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis. "Il primo miliardo di euro dovrebbe essere trasferito entro l'estate, principalmente per il sostegno militare, la Russia pagherà direttamente per i suoi crimini", ha detto ancora.

Gli ambasciatori dell'Ue hanno raggiunto un accordo di principio anche sul Piano ucraino, che delinea gli sforzi di riforma del Paese per ricevere l'assistenza finanziaria dell'Ue fino al 2027 nell'ambito dello Strumento per l'Ucraina.

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