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Regioni e città europee insieme per un Green Deal 2.0

Dai rappresentanti dei territori 29 raccomandazioni a Bruxelles

Regioni e città europee insieme per un Green Deal 2.0

Redazione Ansa

BRUXELLES - Ventinove raccomandazioni e cinque pilastri per una rinnovata agenda verde dell'Ue che metta al centro regioni e città. A chiederlo sono i rappresentanti locali e regionali che dal Comitato europeo delle regioni hanno presentato il rapporto 'Regioni e città che modellano il Green Deal europeo 2.0', indicando una serie di azioni chiave da mettere in campo in vista del prossimo ciclo legislativo per rendere il Patto verde per l'Europa a prova di di sostenibilità e autonomia strategica, sradicando anche le disuguaglianze sociali.

Dal migliorare la sinergia tra i fondi, al garantire l'assistenza e le risorse alle città e alle regioni per gli obiettivi verdi passando per la riduzione del gap di investimento: le 29 raccomandazioni si articolano attraverso cinque aree tematiche come il fornire un quadro normativo "stabile e inclusivo", "includere un approccio globale, ma agendo localmente", "affrontare insieme le crisi", "promuovere l'allineamento di politiche economiche" e superare un approccio in blocchi separati.

A poco più di una settimana dalla chiamata alle urne, i rappresentanti locali e regionali dell'Ue consegnano le loro istanze alla Commissione europea. "Le autorità locali hanno un ruolo chiave da svolgere nella transizione sostenibile dell'Europa, senza di loro l'Ue non potrebbe raggiungere i suoi obiettivi", ha scandito il vice presidente responsabile per il Green Deal, Maros Sefcovic, presente all'evento. Che pone l'accento in particolare sulla necessità di rafforzare i finanziamenti, attraverso gli "appalti pubblici" e completando l'Unione dei mercati dei capitali "se non a 27, con una coalizione di Paesi" disposti ad andare in questa direzione.

Il sindaco di Varsavia e presidente del gruppo di lavoro Green Deal Going Local del Comitato, Rafał Trzaskowicz, ha ricordato che "abbiamo bisogno di una politica di coesione che raggiunga ogni città, regione o villaggio, assicurandosi che nessuno venga lasciato indietro". La transizione verso regioni e città più pulite "non è un compito facile", ha messo in chiaro Kata Tüttö, vicesindaco di Budapest e vicepresidente della commissione Enve. "Il nostro compito è quindi quello di attuare il Green Deal con una forte dimensione sociale, trasformando la paura in speranza e il declino in crescita".
   

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