Rubriche

In Spagna si conferma la vittoria del Partito popolare per 2 seggi sul Psoe

I popolari ottengono 4 punti percentuali in più dei socialisti

In Spagna si conferma la vittoria del Partito popolare per 2 seggi sul Psoe

Redazione Ansa

MADRID - Confermata dallo scrutinio definitivo la vittoria in Spagna del Partito Popolare che ha vinto le elezioni europee con 22 seggi e il 34,2% dei voti. Il partito guidato da Alberto Nunez Feijoo non ha tuttavia incassato la vittoria di lunghezza alla quale aspirava per mettere in discussione la continuità del governo minoritario progressista Psoe-Sumar, guidato da Pedro Sanchez. I socialisti si attestano come seconda forza con il 30,1% dei voti e 20 seggi, uno in meno del 2019. La buona performance dei popolari, che hanno ottenuto dieci seggi in più di 5 anni fa è dovuta essenzialmente all'assorbimento dei liberali di Ciudadanos, che non ha ottenuto rappresentanza nell'Eurocamera.

Alberto Nunez Feijoo ha messo in valore il risultato e ha parlato di "un nuovo ciclo politico", sebbene non si distacchi molto dagli equilibri di forze emersi alle elezioni politiche del 23 luglio. "Gli elettori ci hanno dato un trionfo elettorale travolgente, un trionfo elettorale trasparente e il trionfo che aspettavamo", ha assicurato nel commentare i risultati, e ha segnalato che il compito del Pp sarà "tornare e unire gli spagnoli". Una valutazione molto diversa da quella del Psoe, la cui capolista, la vicepremier con delega alla Transizione ecologica, Teresa Ribera, ha rilevato che "il Pp ha assorbito i deputati di Ciudadanos" e, nonostante il discorso trionfale, "non ha indebolito i partiti dell'estrema destra". Ribera ha fatto riferimento all'avanzata di Vox, che ha ottenuto il 9,6% dei voti e 6 seggi, e dell'irruzione del partito della destra antisistema 'Se acabò la fiesta' (Salf) del sivigliano Alvise Perez, che al suo esordio con 800.000 voti ha portato a casa 3 seggi.

"Vediamo che ai deputati di Feijoo e di Vox si unisce ora Alvise e questo non è positivo", ha segnalato Ribera. "E il plebiscito contro il presidente del governo lo ha perso il Pp, perché noi siamo rimasti sotto di due seggi", ha aggiunto. Vox, guidato dal capolista Jorge Buxadé, con 6 seggi raddoppia i 3 che registrava nel 2019. Buxadé ha celebrato l'avanzata "dei patrioti europei". "Ci dovranno sentire con molta più forza a Bruxelles", ha commentato l'esponente del partito guidato da Santiago Abascal. "Le Pen ha fatto sì che Macron debba convocare elezioni. E, poi, Polonia, Italia, Austria, l'Europa sta cambiando", ha aggiunto. A sinistra, i socialisti del premier Pedro Sanchez resistono, grazie al 'voto utile' che ha serrato le fila rispetto alla "minaccia reazionaria" agitata dal leader socialista. Ma a spese degli alleati di sinistra, in primis Sumar, con la leader Yolanda Diaz, vicepresidente con delega al Lavoro, rimasta con 3 seggi molto al di sotto delle aspettative, dopo la rottura con Podemos, con la ex ministra di Uguaglianza, Irene Montero, fermo a 2 seggi. Assieme hanno raggiunto il 7,2% dei consensi, rispetto al 10% ottenuto dal partito viola nel 2019. Ahora Republicas (Erc, Bildu, Bng e Ara Mes) ottiene 3 eurodeputati, mentre Junts, dell'ex eurodeputato carles Puigdemont, perde 2 dei 3 seggi conquistati 5 anni fa, confermandone 1 solo.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it