BRUXELLES - La Nato avrà un ruolo maggiore nel coordinamento delle forniture di armi all'Ucraina. Lo ha detto il segretario generale Jens Stolteberg. "Questi sforzi non rendono la Nato parte del conflitto, ma si rafforzerà il nostro sostegno all'Ucraina per sostenere il suo diritto all'autodifesa", ha aggiunto ancora precisando che "la Nato supervisionerà l'addestramento delle forze armate ucraine presso strutture dedicate nei Paesi alleati". Si vuole "sostenere l'Ucraina attraverso la pianificazione e il coordinamento delle donazioni, gestire il trasferimento e la riparazione delle attrezzature e fornire supporto allo sviluppo a lungo termine delle forze armate ucraine", ha detto ancora.
Ma manca "ancora un accordo" su un "impegno finanziario di lungo termine" per l'Ucraina, ha annunciato, nonostante nei giorni che precedevano la riunione ministeriale della Nato avesse ipotizzato uno sforzo per 40 miliardi l'anno per Kiev.
Quella del presidente russo Vladimir Putin "non è una proposta di pace, è una proposta di maggiore aggressione e maggiore occupazione e dimostra in un certo senso che l'obiettivo della Russia è controllare l'Ucraina", ha poi aggiunto Stoltenberg incalzato dalle domande dei giornalisti. "Non spetta all'Ucraina ritirare le forze dal territorio ucraino, spetta alla Russia ritirare le proprie forze dal territorio ucraino occupato e questa proposta in realtà significa che la Russia dovrebbe avere il diritto di occupare ancora più territorio ucraino in tutte e quattro le province" secondo loro non ucraine. Putin ha proposto un cessate il fuoco e all'avvio di negoziati se le truppe ucraine si ritireranno completamente dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e Kiev si impegnerà a non aderire alla Nato.
Per il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin "Putin ha occupato illegalmente il territorio ucraino sovrano e non è in alcuna posizione di dettare all'Ucraina cosa deve fare per portare la pace".
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