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Giovedì al board dei governatori del Mes si proporrà una revisione dello strumento

La ratifica dell'Italia non è in agenda, ma sono attese delle domande a Giorgetti

Giovedì al board dei governatori del Mes si proporrà una revisione dello strumento

Redazione Ansa

BRUXELLES - Giovedì al consiglio dei governatori del Mes verrà presentata anche una relazione sulla revisione del Meccanismo quanto al "volume massimo di prestito, adeguatezza dell'autorizzazione del capitale sociale e strumenti di assistenza finanziaria". Emerge dall'ordine del giorno. Nel consiglio dei governatori siedono i venti ministri delle Finanze dell'Eurozona, aderenti allo strumento, e giovedì a Lussemburgo verrà approvata anche la relazione annuale. Non è in agenda un punto sulla ratifica mancante da parte dell'Italia al Mes ma, da quanto si apprende, l'attesa è che verranno fatte domande al riguardo al ministro Giancarlo Giorgetti.

La relazione sulla revisione del Mes era stata richiesta al personale del Meccanismo un anno e mezzo fa, nel 2022, con l'idea di avviare una riflessione complessiva sullo strumento anche a valle del trattato aggiornato che avrebbe dovuto introdurre dall'inizio del 2024 il backstop, il 'paracadute finanziario' da attivare nel caso in cui il Fondo di risoluzione unico finanziato dalle banche dei Paesi dell'Eurozona si trovi a finire fondi per aiutare le banche europee in difficoltà. Il backstop è però rimasto congelato dalla mancata ratifica del nuovo trattato da parte dell'Italia, con la bocciatura in Parlamento a dicembre, ma è proseguito comunque il lavoro sulla revisione del Mes. Tra gli strumenti attuali del Meccanismo figura la possibilità di concedere un prestito come parte di un programma di aggiustamento macroeconomico, come quello già utilizzato da Cipro e Grecia. Irlanda, Grecia e Portogallo hanno utilizzato programmi simili forniti dal Fondo europeo di stabilità finanziaria. L'unico altro strumento utilizzato è stato il prestito del Mes concesso alla Spagna per ricapitalizzare le banche. Oltre a questi strumenti, a maggio 2020 il Mes aveva introdotto il Sostegno alla crisi pandemica, una linea di credito per sostenere il finanziamento interno dei costi relativi all'assistenza sanitaria, alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi Covid con una linea di credito che rimasta disponibile fino alla fine del 2022, ma che non è stata mai richiesta da nessuno dei Paesi aderenti.

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