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Corte europea: "Rifugiato in Italia, la Germania non può estradarlo"

La sentenza su un cittadino curdo richiesto dalla Turchia

Corte europea: "Rifugiato in Italia, la Germania non può estradarlo"

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il riconoscimento dello status di rifugiato in uno Stato membro osta all'estradizione dell'interessato verso il suo Paese d'origine: Finché l'autorità che ha riconosciuto tale status non lo ha revocato, l'interessato non può essere estradato, indipendentemente dai motivi alla base della domanda di estradizione. Lo ha deciso la Corte di giustizia Ue pronunciandosi sulla vicende che vede una richiesta della Turchia alla Germania di estradare col sospetto di omicidio un cittadino turco di origine curda. All'uomo era stato riconosciuto lo status di rifugiato in Italia nel 2010, per il rischio di persecuzioni politiche da parte delle autorità turche in ragione del suo sostegno al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Secondo la Corte finché le autorità italiane non revocano lo status di rifugiato l'estradizione deve essere rifiutata. L'autorità tedesca competente deve, conformemente al principio di leale cooperazione, mettersi in contatto con l'autorità italiana che ha riconosciuto lo status di rifugiato. Qualora a seguito di tale contatto l'autorità italiana revochi lo status di rifugiato, l'autorità tedesca deve poi giungere essa stessa alla conclusione che l'interessato non ha, o non ha più, la qualità di rifugiato. Deve poi assicurarsi che non esista alcun serio rischio che, in caso di estradizione, l'interessato sia sottoposto in Turchia alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti.

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