BRUXELLES - L'Antitrust europea ha accusato Apple di aver violato le nuove norme sui mercati digitali, il Digital markets act, in una mossa che può anche portare a una multa salatissima per il colosso di Cupertino. Si tratta della prima volta che l'esecutivo comunitario formalizza un'accusa a un'azienda tecnologica sulla base delle nuove regole Ue volute per arginare lo strapotere delle 'Big Tech', dopo le indagini aperte a marzo anche su Google, Meta e vari altri. Le sanzioni possono arrivare fino al 10% del fatturato globale di un'azienda. Secondo Bruxelles le regole dell'App Store di Apple impediscono agli sviluppatori di app concorrenti di indirizzare i consumatori verso canali con offerte e contenuti alternativi. Il gruppo della Mela ha prontamente replicato di aver già apportato "una serie di modifiche" per conformarsi al Dma, e che continuerà "ad ascoltare e impegnarsi con la Commissione europea". Ricevuta la notifica dall'Ue Apple potrà accedere al fascicolo e replicare. Se risultasse che si è adeguata, potrebbe evitare le sanzioni. In caso contrario e si arrivasse a una "decisione di non conformità" del gruppo sulle regole europee, il conto per Apple sarebbe appunto molto alto, e capace di arrivare fino al 20% nel caso sia recidiva. In alternativa, sempre in caso fosse ritenuta non conforme, la Mela rischia sanzioni giornaliere fino al 5% del fatturato medio giornaliero mondiale. Per dare un'idea, l'ultimo bilancio Apple ha visto un fatturato per 357 miliardi di euro, quindi si sta parlando anche di decine di miliardi di euro di multa. I risultati dell'inchiesta Ue dovranno venir finalizzati entro marzo 2025, a un anno cioè dall'inizio dell'indagine. "E' un giorno molto importante per l'effettiva applicazione della Dma", ha segnalato la vicepresidente della Commissione ue Margrethe Vestager, che ha la delega per la concorrenza. "La nostra posizione preliminare è che Apple non consente completamente lo steering", non permettendo cioè agli sviluppatori di reindirizzare gli utenti verso altri contenuti e offerte. "Indagheremo per garantire che Apple non comprometta questi sforzi". "Il nuovo slogan di Apple dovrebbe essere 'agire diversamente'", ha affermato il commissario per il Mercato interno Thierry Breton. "Abbiamo motivo di credere che le regole dell'App Store che non consentono agli sviluppatori di app di comunicare liberamente con i propri utenti violino il Dma - ha aggiunto -. Fatto salvo il diritto di difesa di Apple, siamo determinati a utilizzare gli strumenti del Dma chiari ed efficaci per aprire finalmente opportunità reali per gli innovatori e per i consumatori. L'esecutivo comunitario ha anche annunciato i aver aperto una nuova indagine sulle tariffe imposte agli sviluppatori da Apple, chiamati a pagare 50 centesimi a download se la app sia usata da più di un milione di persone. A marzo la Commissione europea aveva già 'staccato' una multa per Apple da 1,8 miliardi di euro, nell'ambito di un'indagine avviata su denuncia del gruppo dello streaming musicale Spotify, e il gruppo di Cupertino ha già presentato ricorso.
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