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Efsa: "Ridurre la sofferenza degli animali durante l'abbattimento"

Il parere dell'Agenzia Ue con sede a Parma: "Renderla umana"

Efsa: "Ridurre la sofferenza degli animali durante l'abbattimento"

Redazione Ansa

BRUXELLES - Pecore, capre e altri piccoli ruminanti possono provare dolore e paura durante l'abbattimento "se non vengono storditi in modo efficace": per l'Efsa è quindi possibile migliorare questa procedura "per renderla più umana". L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha pubblicato un parere per sottolineare la necessità di "stordire adeguatamente gli animali in modo che non riprendano conoscenza prima dell'uccisione", raccomandando una serie di usi corretti dei metodi di uccisione per ridurre al minimo il dolore e la paura negli animali. L'Autorità con sede a Parma ricorda in una nota che fuori dai macelli gli animali possono essere abbattuti per scopi diversi dal consumo umano se, ad esempio, sono improduttivi, feriti o malati terminali ma anche "essere uccisi su larga scala per il controllo delle malattie o la gestione di disastri". Nella prima fase del processo gli animali vengono trasferiti nel luogo di abbattimento, mentre nella seconda fase vengono immobilizzati e uccisi e, secondo gli esperti dell'Efsa, in entrambe le fasi del processo possono esserci problemi relativi al benessere animale. Entro la fine del 2024 è previsto un nuovo parere sul benessere degli equidi al momento della macellazione.

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