BRUXELLES - "Non c'è ancora alcuna decisione sul voto dell'Italia" sui top jobs Ue, "le trattative devono ancora iniziare". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani al suo arrivo al pre-vertice del Ppe. "Credo che ci sarà un grande impegno da parte del Ppe anche a guardare con attenzione e rispetto al nostro Paese" nelle trattative sulle nomine Ue. "Si è ribadito che il Ppe non può aprire ai Verdi", mentre "bisogna avviare un dialogo con i Conservatori per un semplice motivo: perché Meloni condivide molte posizioni, penso alla questione ucraina, alla questione dello stato di diritto e penso a tante altre questioni e vedo convergenza", ha sottolineato Tajani al pre-vertice.
"Il Ppe in Italia è al governo ed è il terzo partito, quando si parla di rapporti con il governo bisogna tenerne conto". Nel corso della riunione Tajani ha spiegato di aver avvertito il Ppe: "attenzione ad escludere i Conservatori, significa far sì che vadano a parlare con Le Pen. Il Ppe deve avere due interlocutori, una a destra e uno a sinistra partendo dal fatto che ha vinto le elezioni, mentre Socialisti, Verdi e Liberali le hanno perse". "Una maggioranza senza il Ppe non esiste - ha aggiunto ai cronisti - bisogna dialogare con Meloni perché su Ucraina, Stato di diritto, immigrazione condivide le nostre posizioni". Allo stesso tempo, "aprire ai Verdi metterebbe a rischio l'elezione di Ursula von der Leyen", ha osservato.
"Non c'è stato nessun errore perché non c'è stata nessuna trattativa". L'errore "è stato non interloquire prima" con l'Italia, ha aggiunto Tajani.
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