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Orban a Michel: "Dopo i colloqui con Putin ci sono più chance di pace"

"Rischio escalation, l'Ue prenda l'iniziativa"

Orban a Michel: "Dopo i colloqui con Putin ci sono più chance di pace"

Redazione Ansa

BRUXELLES - In una lettera al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, il primo ministro ungherese Viktor Orban riferisce dell'esito dei colloqui avuti a Mosca con il presidente russo, Vladimir Putin, sostenendo che ora ci sono "maggiori possibilità di un'accoglienza positiva di tutte le possibili proposte per un cessate il fuoco e per una roadmap per i colloqui di pace". Orban, nella lettera inviata nei giorni scorsi, avverte del rischio di un'escalation "nei prossimi due mesi" e chiede all'Ue di considerare il lancio di "un'iniziativa europea" poiché "la leadership politica degli Usa è limitata a causa della campagna elettorale". ella lettera, datata 5 luglio, il giorno stesso della sua visita a Mosca, Orban chiarisce che il colloquio con Putin, come quello a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha avuto lo scopo di "conoscere di persona la posizione del presidente sui vari temi importanti dal punto di vista della pace". Nel dettaglio, il premier riferisce che l'interpretazione di Putin della situazione attuale sui fronti "differisce sostanzialmente" da quella di Zelensky. "Secondo i russi il tempo non è dalla parte dell'Ucraina, ma da quella delle forze russe" scrive Orban, aggiungendo che durante i colloqui Putin "non ha fatto alcun riferimento alle perdite russe", mentre per quanto riguarda quelle ucraine, stima le perdite mensili "tra i 40-50 mila soldati". "Il presidente della Russia si è quindi detto sorpreso dal fatto che il presidente dell'Ucraina abbia rifiutato un cessate il fuoco temporaneo" spiega Orban, secondo cui Putin sarebbe "pronto a prendere in considerazione qualsiasi proposta di cessate il fuoco che non serva al ricollocamento nascosto e alla riorganizzazione delle forze ucraine". Il primo ministro spiega inoltre di aver discusso con Putin della formula della pace presentata da Kiev e della proposta sino-brasiliana, oltre che del modo in cui Putin "intende realizzare la nuova architettura di sicurezza europea dopo la guerra" su cui, scrive, il presidente russo ha "piani dettagliati". "Sulla base dei miei colloqui, ritengo che ora ci siano maggiori possibilità di un'accoglienza positiva di tutte le possibili proposte per un cessate il fuoco e per una roadmap per i colloqui di pace" è la valutazione conclusiva di Orban, secondo cui "il tempo è un fattore decisivo alla luce dell'intensificarsi dei combattimenti e del rapido aumento delle vittime umane". "Se non riusciamo ad arrestare o fermare questo processo, nei prossimi due mesi assisteremo a perdite e sviluppi militari più drammatici che mai in prima linea" avverte Orban. "La leadership politica degli Stati Uniti è limitata, a causa della campagna elettorale in corso. Pertanto non possiamo aspettarci alcuna proposta di questo tipo dagli Stati Uniti nei prossimi mesi" conclude il premier che chiede di "considerare, nello spirito dell'autonomia strategica europea, di lanciare un'iniziativa europea".

il primo ministro ungherese afferma di non aver avanzato "alcuna proposta" e di non aver espresso "alcuna opinione a nome del Consiglio europeo o dell'Unione europea" durante i suoi colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. "Le varie dichiarazioni e osservazioni critiche che sono state fatte nei giorni scorsi e che suggeriscono il contrario - aggiunge - sono infondate".

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