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La Nato rivede la strategia sull'intelligenza artificiale

La disinformazione rientra tra le le fonti di preoccupazione

La Nato rivede la strategia sull'intelligenza artificiale

Redazione Ansa

BRUXELLES - Accelerare l'uso delle tecnologie di intelligenza artificiale all'interno della Nato in modo sicuro e responsabile: questo l'obiettivo principale della revisione della strategia sull'Ia pubblicata dall'Alleanza atlantica. La strategia si basa su quella pubblicata nel 2021 e tiene conto dei recenti progressi nel settore, come l'IA generativa.

Per la prima volta, la strategia identifica anche la disinformazione creata con l'IA, le operazioni di informazione e la violenza di genere come fonti di preoccupazione per l'Alleanza, le nostre società e democrazie. Significative anche le preoccupazioni per la sicurezza derivanti dalle tecnologie emergenti dell'Ia, in particolare per l'uso militare.

Diverse sono le priorità individuate nella strategia, tra queste l'avanzamento dell'attuazione dei principi di uso responsabile della Nato; l'aumento dell'interoperabilità tra i sistemi di Ia in tutta l'Alleanza; la combinazione dell'Ia con altre tecnologie dirompenti emergenti; l'espansione dell'ecosistema di IA della Nato attraverso una più stretta cooperazione con l'industria e il mondo accademico, l'acceleratore di innovazione della difesa della Nato Diana, il Fondo per l'innovazione dell'Alleanza e i partner che condividono le stesse idee. Nell'ambito della nuova strategia sull'IA, la Nato lavorerà per proteggersi dall'uso ostile dell'IA, anche attraverso una maggiore prevenzione e analisi strategica. 

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