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Marcia indietro a Bruxelles sull'obbligo della Politica agricola di foto geo-taggate

La proposta accolta dai governi per alleviare gli oneri agricoli 

Marcia indietro a Bruxelles sull'obbligo della Politica agricola di foto geo-taggate

Redazione Ansa

BRUXELLES - Niente più obblighi per gli agricoltori di usare foto "geo-taggate" per certificare i benefici della Pac. Le capitali dell'Ue hanno accolto la proposta della Commissione europea, sotto forma di atto di esecuzione, di rendere solo volontario l'uso di foto digitali che includono le coordinate geografiche dei luoghi in cui sono state scattate, che avrebbero dovuto essere obbligatorie a partire dal primo gennaio 2027 come parte del sistema di amministrazione e controllo che tutti gli Stati membri devono istituire per verificare le domande di pagamento della Pac e la conformità ai requisiti di ammissibilità per i vari interventi.

Il via libera dei rappresentanti dei ventisette spiana la strada all'adozione dell'atto. In una nota la Commissione Ue spiega che le "foto geo-taggate sono state introdotte nell'attuale" Politica agricola comune "per evitare visite sul campo agli agricoltori e alleviare i costi per le amministrazioni nazionali", ma sono state percepite come "macchinose e complesse da implementare da alcuni agricoltori e Stati membri". L'iniziativa è parte delle misure di semplificazione della Pac messe in campo da Bruxelles nei mesi scorsi per rispondere alle proteste degli agricoltori in tutta Europa.

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