(dell'inviato Michele Esposito)
(ANSA) - STRASBURGO, 15 LUG - I Verdi quasi a bordo. Il
richiamo all'unità dell'Europa contro chi, come Viktor Orban,
quell'Europa la vuole distruggere.
Alla presidente della Commissione designata resta solo la
riunione con i Conservatori, in programma martedì mattina. E'
probabile che nell'incontro von der Leyen ponga l'accento su uno
dei temi più cari a Ecr, la migrazione. L'obiettivo dell'ex
ministra della Difesa è trovare punti in comune, non alleati
stabili. "Non ci sarà alcuna cooperazione strutturale con Ecr",
ha ribadito von der Leyen al M5S nel corso dell'incontro con The
Left. C'è, tuttavia, una trattativa parallela che attende la
presidente della Commissione, ed è quella con Giorgia Meloni.
L'attesa telefonata tra le due è stata confermata nuovamente da
fonti europee. Non è detto che abbia luogo prima dell'incontro
tra von der Leyen e il gruppo. E non è detto che porti ad una
posizione ufficiale di Fratelli d'Italia favorevole a von der
Leyen. Anzi, nei corridoi dell'Eurocamera c'è chi è pronto a
scommettere che, alla fine, i meloniani si asterranno. Al
momento in quel gruppo Ursula può contare sul sì dei belgi di
N-Va e dei cechi di Ods. Il resto della delegazione - senza
contare Fdi - potrebbe votare contro, anche se tra i polacchi
del Pis filtra un inedito possibilismo. Altro conto è ciò che
avverrà nel voto segreto: in quel caso, nella scelta
dell'eurodeputato o della delegazione, non conteranno solo le
priorità del programma dei prossimi cinque anni. Conteranno,
molto più prosaicamente, le poltrone.
E' di programma, tuttavia, che von der Leyen ha parlato nella
riunione con la Sinistra. La bozza del suo intervento di giovedì
mattina consta di circa trenta pagine. "Prosperità, democrazia e
sicurezza" saranno i tre pilastri. Alla Sinistra von der Leyen
ha assicurato di voler tenere la "barra dritta" sugli obiettivi
del 2030 e del 2050 della transizione ecologica. E, allo stesso
tempo, ha tracciato una linea di demarcazione tra il gruppo dei
Patrioti, quello di Europa delle nazioni sovrane e tutti gli
altri. Con i primi due, guidati da Orban, Lega, Marine Le Pen e
Afd, non ci sarà alcun dialogo. Con tutti gli altri sì. "Se
siamo uniti come Ue possiamo superare montagne", ha scandito von
der Leyen indicando, tra le date chiave nel futuro anche
dell'Europa, le elezioni americane di novembre.
Von der Leyen, nel corso delle sue riunioni, ha disegnato i
suoi interventi a seconda dell'interlocutore. A tutti ha
spiegato che vuole creare un mercato unico della difesa e
istituire un commissario per il settore. E ha promesso di
affrontare il tema dell'emergenza abitativa, anche in questo
caso aprendo ad una delega ad hoc a Palazzo Berlymont. Ha,
inoltre, sottolineato la grande attenzione che la Commissione
avrà al comparto dell'agricoltura dove, ha spiegato, è
necessario comunque un ricambio generazionale. La Sinistra ha
concluso la riunione mantenendo il suo 'no' per il voto di
giovedì ma, di certo, non saranno fatte barricate. I 53 voti dei
Greens, invece, per Ursula sono quasi sicuri. Subito dopo i
Verdi chiederanno che un documento scritto certifichi il loro
ingresso in maggioranza. Molto potrebbe dipendere anche da
quanto i loro voti siano decisivi. Ma, stando agli ultimi
calcoli, a salvare von der Leyen, questa volta, potrebbero
essere proprio gli ecologisti.
Chi non avrà bisogno di aiuto è Roberta Metsola: domani sarà
di nuovo presidente dell'Eurocamera con una maggioranza
solidissima. (ANSA).
>>>ANSA/Ursula chiude a Ecr,patto di non belligeranza con Meloni
Attesa per il colloquio. Domani la conferma di Metsola al Pe