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Vienna boccia il boicottaggio della presidenza ungherese

Il cancelliere Nehammer: "Giusto affrontare mosse scoordinate di Orbam, ma serve dialogo"

Vienna boccia il boicottaggio della presidenza ungherese

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Dobbiamo affrontare Viktor Orban con le sue azioni scoordinate, ma non boicottare la presidenza del Consiglio. I ministri del Volkspartei (Partito popolare austriaco, ndr) continueranno a partecipare ai Consigli e alle riunioni, c'è abbastanza da fare". Lo ha scritto in un tweet il cancelliere austriaco, Karl Nehammer.

"Orban ha infranto un tabù di cui occorre discutere" ha affermato il cancelliere, secondo quanto riportato in un articolo rilanciato da lui stesso. "Smettere di dialogare all'interno dell'Ue è la peggiore di tutte le soluzioni", ha aggiunto, sostenendo che "la Commissione europea e la presidenza del Consiglio dovrebbero risolvere i conflitti attraverso la discussione, non attraverso appelli al boicottaggio". "Il dialogo è il prerequisito più importante per il progresso e soluzioni comuni a ogni livello politico", ha concluso.

In una lettera ai vertici delle istituzioni Ue, promossa dall'europarlamentare estone Riho Terras (Partito popolare), un gruppo di eurodeputati ha chiesto di "fare tutto il possibile per sospendere il diritto di voto dell'Ungheria al Consiglio" in conformità con la procedura prevista all'articolo 7 del Trattato sull'Ue in ragione dei "danni significativi" causati dal primo ministro ungherese, Viktor Orban, con la sua 'missione di pace' lanciata in concomitanza dell'avvio della presidenza di turno del Consiglio Ue, "sfruttando e abusando" del suo ruolo.

"Nella sua cosiddetta 'missione di pace' il primo ministro Orban ha deliberatamente lasciato l'impressione di agire a nome dell'intera Unione europea, mentre in realtà non ha l'autorità di rappresentare l'Ue o qualsiasi altro Stato membro dell'Ue oltre al proprio" osservano gli eurodeputati, che accusano inoltre il premier magiaro di "minare attivamente le posizioni comuni dell'Ue" e perseguendo "attivamente un'agenda politica contraria alle posizioni comuni dell'Ue". Nella lettera, si chiede quindi di "agire quanto prima" per "limitare ulteriori danni, non solo alla credibilità dell'Ue nel suo insieme, ma anche all'attuale situazione geopolitica". "Ciò richiede un'azione concreta, come la sospensione del diritto di voto dell'Ungheria al Consiglio, poiché la pratica ha dimostrato che le semplici condanne verbali di questa situazione non hanno alcun effetto", concludono gli eurodeputati.

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