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Eletti i 14 vicepresidenti all'Eurocamera. C'è Picierno

Gran parte di loro appartiene al Partito popolare europeo. Guida la tedesca Verheyen 

Eletti i 14 vicepresidenti all'Eurocamera. C'è Picierno

Redazione Ansa

STRASBURGO - L'Europarlamento ha eletto i primi 11 dei 14 vicepresidenti che comporranno l'ufficio di presidenza nella prima votazione. Sono passati al primo turno l'eurodeputata tedesca Sabine Verheyen (Ppe) con 604 voti, la polacca Ewa Kopaczm (Ppe) con 572 e lo spagnolo Esteban Gonzalez Pons (Ppe) con 478; l'eurodeputata tedesca Katarina Barley (S&D) con 450 voti; Pina Picierno (S&D) con 405, il romeno Victor Negrescu (S&D) con 394; l'eurodeputato di Renew Martin Hojsik con 393. Eletti anche Christel Schaldemose (S&D) con 378 voti, Javi Lopez (S&D) con 377, Sophie Wilmes (Renew) con 371 preferenze e Nicolae Stefanuta (Verdi) con 347 voti.

I vicepresidenti sono stati eletti a scrutinio unico, a maggioranza assoluta dei voti espressi. Gli eurodeputati a votare nella prima tornata sono stati 701, 36 le schede nulle e 665 i voti validi. La maggioranza assoluta dei voti validi espressi era di 333.

C'è voluta una seconda votazione per eleggere i restanti 3 vicepresidenti. Sono stati eletti due eurodeputati di Ecr, il polacco Roberts Zile con 490 preferenze e l'italiana Antonella Sberna con 314 preferenze, e l'eurodeputato francese della Sinistra (The Left), Younous Omarjee, con 311 preferenze. Ha retto quindi il 'cordone sanitario' attuato da popolari, socialisti e liberali per escludere dalla carica di vicepresidenze i due nuovi gruppi sovranisti dei Patrioti per l'Europa e dell'Europa delle Nazioni Sovrane.

Al secondo turno per eleggere i vicepresidenti del Parlamento europeo hanno votato 674 eurodeputati, 65 sono state le schede bianche o nulle (dunque non valide) e 609 i voti validi espressi. La maggioranza assoluta dei voti espressi che bisognava raggiungere per essere eletti era di 305. Gli altri tre eurodeputati rimasti fuori dalle vicepresidenze sono il francese Fabrice Leggeri e la ceca Klára Dostálová (esclusi rispettivamente con 177 e 116 preferenze), entrambi dei Patrioti per l'Europa, e la polacca Ewa Zajączkowska-Hernik di Europa delle Nazioni Sovrane (che ha ottenuto 46 voti).

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