(ANSA) - STRASBURGO, 18 LUG - A Strasburgo è caccia ai 50
voti che mancano all'appello rispetto alla somma dei gruppi che
compongono la nuova maggioranza von der Leyen, composta da
Socialisti, Verdi, Liberali e Popolari. La presidente della
Commissione ha incassato infatti 401 consensi, superando
ampiamente la soglia necessaria dei 360, ma al di sotto della
quota teorica della totalità dei quattro gruppi: 454 voti.
Ogni gruppo ha avuto infatti delle probabili defezioni,
stando a fonti parlamentari. Nel gruppo dei liberali, ad
esempio, la delegazione tedesca del Fdp e un eurodeputato
irlandese avrebbero scelto di non supportare la nuova
Commissione. Defezioni si sono verificate anche nel Ppe, dove la
maggioranza delle delegazioni slovena, croata e francese avrebbe
cercato di ostacolare la loro Spitzenkandidat, rivelano fonti
popolari.
Spaccature si sono registrate anche tra i Verdi, con il
gruppo dei francesi e un'eurodeputata belga che hanno scelto di
votare contro la decisione del gruppo. Apparentemente saldo il
fronte socialista, dove le defezioni si limiterebbero a un
eurodeputato sloveno e un irlandese. LA delegazione sei
socialisti francese, tuttavia, non avrebbe votato compattamente
per il sì: qualcuno potrebbe essersi astenuto Smentiscono ogni
voto in dissenso invece i due sospettati del campo dem, Marco
Tarquinio e Cecilia Strada, che hanno fatto sapere alla stampa
di aver sostenuto la presidente della Commissione come richiesto
dal gruppo dei Socialisti. (ANSA).
Fonti, liberali tedeschi e verdi francesi tra i franchi tiratori
A Strasburgo è caccia ai 50 voti che mancano all'appello